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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
LA MARCIA DELLA DISPERAZIONE (112-116)
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Autore Messaggio
Esploratore Scomparso
Zagoriano Expert
Zagoriano Expert


Registrato: 06/05/05 10:40
Messaggi: 879
Località: Passaggio a Nord-Ovest

MessaggioInviato: Dom Dic 30, 2018 5:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il capolavoro di tutta la saga.
Per me non ci sono altre storie che possano reggere il confronto con "La marcia della disperazione"... in effetti tutte le altre possono solo venire dopo questa in un'ideale classifica.
I baci con Frida sono una piacevole sorpresa, finalmente una donna interessata e innamorata di Zagor, e finalmente ricambiata... il tutto narrato senza troppi romanticismi o frasi sdolcinate, ma anzi complimenti da vero ambiente western (vado a memoria e potrei sbagliarmi : "Capelli neri come le ali di un corvo, grazia e agilità di un puma, occhioni da cerbiatto...").
Molto emozionanti i momenti di intimità tra Zagor e Frida, soprattutto l'ultimo sul lembo di terra in mezzo al fiume con la luna piena...
Il saluto finale tra i due non mi ha dato fastidio, anche se avrei preferito un addio più serio, tipo un abbraccio affettuoso e un ultimo bacio... sarebbe stato perfetto. Ma anche la fuga dalla finestra è stata una sequenza comica che ho apprezzato, forse Zagor si era veramente trovato così imbarazzato senza sapere che fare e non ha trovato di meglio che fuggire a gambe levate.
Magari tornando indietro avrebbe salutato Frida in modo più serio e "consono". D'altronde quanti di noi tornando indietro non si comporterebbero in modi diversi in certi momenti ?
Poi ci sono tanti altri momenti epici, tragici, commoventi, con personaggi indimenticabili : Winter Snake, il violinista Klein, Memphis Joe...
L'unico difetto è stato interporre i disegni di Bignotti alle meravigliose tavole di Ferri, sono un pugno nell'occhio che questa storia non meritava; a me Bignotti è sempre piaciuto, e in questo centinaio di numeri è al secondo posto dietro il Maestro, ma è stata proprio l'alternanza che non mi è andata giù, crea uno stacco troppo forte.
Comunque tutto questo non intacca la bellezza assoluta della storia.
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Kiki Manito
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 19/01/09 17:42
Messaggi: 10378

MessaggioInviato: Sab Dic 07, 2019 2:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

In attesa del ritorno di Winter Snake mi sono riletto questa storia e così al solito torna la stessa riflessione. C'è poco da fare, è inevitabile perché è palese: lo Zagor emotivo di allora era diverso come il giorno e la notte da quello di adesso, altro che "anche Nolitta"...

Si scriveva con più leggerezza e tante scene oggi andrebbero studiate meglio, come buttarsi giù da una collina con un carro e farne uscire Frida illesa; abbandonare un uomo con le gambe rotte principalmente allo scopo di creare enfasi; mettere una scorza di cactus sotto la coda del cavallo...



Eliminare o migliorare questi dettagli non è difficile ma sembra esserlo - e da molto tempo ormai - coinvolgere umanamente Zagor in quel che gli accade intorno e farglielo fare in maniera naturale e non costruita. Coinvolgere il protagonista significa coinvolgere il lettore e mentre vengono preparati soggetti quadrati e a prova di contestazione, immagino ci siano momenti tipo: "Ecco, qui facciamo arrabbiare Zagor, così mostriano ai lettori che sa ancora provare qualcosa e non diranno che sembra un pezzo di legno". E invece oggi è un pezzo di legno a cui nemmeno Geppetto saprebbe dare vita.

Conta chi scrive, come scrive, ma anche chi disegna e come disegna. Tanto per fare un po' di polemica, Joevito Nuccio cura molto i dettagli ma il suo Zagor per me continua ad essere quai sempre troppo tirato e musone, dunque lontano da quello di Ferri che invece gli dava ogni tipo di espressione. Era anche grazie a questo che lo sceneggiatore poteva cacciarlo in situazioni simili:



E non è il solo disegnatore che eccede in musoneria, anzi mi sembra che sia un difetto in particolare dei ferriani, forse perché il confronto è più diretto.
Non bisognerebbe rendere Zagor uno che in ogni momento pensa a come pagare le tasse. °_°

"Ma che tasse vuoi pagare, noi qua..."



Smile
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Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!

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jupiter973
Il Pasturone Del Forum
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Registrato: 27/11/03 23:18
Messaggi: 20553
Località: Grifolandia

MessaggioInviato: Lun Dic 09, 2019 4:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Che poi la cosa più assurda che lo Zagor attuale ti va tanto sui tojoni che ti metti a tifare
contro di lui durante la lettura e questa è la vera morte del fumetto in generale Think
_________________
bordenchase ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori

Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa!


Zeb Dowler ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio cheers

E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... Laughing

cama69 ha scritto:
L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia
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Akkron96
Zagoriano Expert
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Registrato: 17/09/18 15:11
Messaggi: 639
Località: Roma-Bologna

MessaggioInviato: Lun Dic 23, 2019 1:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Una delle storie più importanti e celebrate del personaggio, tra i western puri migliori di Nolitta. L'autore ha concepito questa storia come un grande ritorno a uno dei temi cardine, dandogli piena centralità: l'inconciliabilità tra bianchi e indiani, tra civiltà e natura, che solo nel finale vede Zagor emergere ancora una volta come unico punto di contatto ed equilibrio.
L'intento generalizzante è denotato dalla ricomparsa di molti pellerossa apparsi in storie precedenti (primo tra tutti Molti Occhi), in contrapposizione al nuovo arrivato Winter Snake, personaggio impressionante per la purezza con cui incarna un archetipo, che rende originale.
Credo che il maggior pregio di questa storia sia la sublimazione della compresenza di toni che da sempre ha distinto la serie: l'assurdo si fonde con il tragico (figura emblematica è la carrozza arredata lussuosamente) mentre le singole scene miscelano alla perfezione, da una vignetta all'altra, gag e azione (spettacolare la sequenza notturna in cui Zagor si destreggia goffamente tra spasimanti e calci di pistola).
I conflitti si sviluppano in una complicata rete di relazioni tanto da arrivare a portare rimorso allo Spirito con la scure, in una fuga continua che disattende puntualmente ogni parvenza di speranza e salvezza: la famigerata marcia può finire solo grazie al sacrificio dell'eroe, che riuscirà a salvarsi dando fondo a tutte le sue doti e ottenendo il riconoscimento che gli spetta.
In questa epopea che sembra addirittura prefigurare la narrazione "dramedy" c'è anche spazio per una componente romantica e implicitamente sessuale, anch'essa giocata moltissimo sull'alternanza di toni: l'innamoramento e il sesso (Nolitta ci lascia intendere che sia Zagor che Cico si siano dati da fare) fanno da contrappunto all'atmosfera di morte che aleggia continuamente sui superstiti della carovana, in una classica dicotomia eros/thanatos che si risolve nell'esilarante doppio finale con due gag necessarie per ripristinare l'equilibrio narrativo.
Unica pecca è la discontinuità dello stile grafico, con Ferri e Bignotti che si alternano bruscamente e arrivano a spezzare anche le singole scene.
_________________
LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti
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Magico Vento
Zagoriano Expert
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Registrato: 07/04/21 20:14
Messaggi: 681
Località: Blizzard

MessaggioInviato: Lun Apr 19, 2021 7:59 am    Oggetto: Rispondi citando

Come tutti sanno, questa storia è per molti il capolavoro per eccellenza di Zagor, quindi non necessita di presentazioni. Non so se anche per me è la migliore in assoluto, ma è, comunque, senza dubbio, una delle mie preferite. Questa storia, infatti, nonostante la lunghezza non indifferente, non è mai riuscita ad annoiarmi e mi ha tenuto incollato fino all'ultima pagina, cosa che ben pochi sceneggiatori oltre a Nolitta sanno fare. Davvero notevoli alcune scene all'interno, quali ovviamente il bacio con Frida, ma soprattutto la tragica fine del violinista Klain (una delle scene commoventi più belle in assoluto di tutta la serie) e i rimorsi di Zagor nel dover uccidere i Kiowa, dato che lui è uno dei pochi bianchi che ha a cuore gli indiani. La storia è così appassionante che ha fatto scaturire in me molte emozioni: quanta ignobiltà ho visto nel nobile (scusate il gioco di parole) che spara alle spalle alla guida, Memphis Joe, o nei nobili che sterminano i bisonti e prendono i Kiowa a fucilate (con Zagor impotente), quanto eroismo c'è in Zagor quando si consegna ai Kiowa e quando viene torturato. Fantastica la scena al villaggio dei Kiowa, che contiene il momento in cui Zagor ricorda a tutti i Kiowa le circostanze in cui li ha salvati e l'entusiasmante duello con Winter Snake. Bellissimo il divertente epilogo della storia: Zagor rincorre Cico perchè questi, avendo ascoltato l'ultimo discorso tra lui e Frida, lo sta prendendo in giro.
Ferri ineguagliabile, realizza dei disegni che renderebbero l'albo un'opera d'arte perfetta, se alcune tavole non fossero di Bignotti (ma comunque anche Bignotti ha fatto un lavoro eccellente).
Copertine fantastiche del Maestro, una più bella ed evocativa dell'altra.

Soggetto/Sceneggiatura: 10 e lode
Disegni: 10
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Angelo1961
Iper Zagoriano
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Registrato: 02/03/12 13:21
Messaggi: 16740
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MessaggioInviato: Lun Apr 19, 2021 9:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Storia 10 e lode
disegni 9
_________________
DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
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