www.spiritoconlascure.it

[Zagrosky]

Però, nulla vieta che la bella Marie possa , con le giuste motivazioni, tornare la letale
maga che conoscemmo ci vuole solo l'idea giusta.........e quello è il problema
_________________
Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Carlo_Monni]

Una premessa: anch'io non apprezzo molto che Marie si sia redenta, ma bisogna essere onesti: nella sua prima apparizione non era poi così cattivissima come voi sembrate pensare. Aveva già i segni di quell'ambiguità morale che a mio parere è giusto che la contraddistingua.
Tenete poi conto cche è basata su un personaggio reale, seppure avvolto ormai da un alone leggendario (La vera Marie Laveau morì a New Orleans a 87 anni nel 1881).
Per me Marie dovrebbe essere buona o cattiva a seconda di ciò che le conviene in quel momento senz auna scelkta di campo ben definita.
Personalmente credo che Moreno non l'abbia caratterizzata a dovere nella storia delle Amazzoni e spero che nella sua prossima apparizione si ponga rimedio a questo errore di percorso.
Se è quando lei e Zagor si rivedranno, poi, spero che si lasci all'immaginazione del lettore se Marie abbia effettivamente avuto figli e se uno di questi sia di Zagor.
Né Moreno né altri autori, dovrebbero, a mio parere, confermarlo o smentirlo.
_________________
Carlo

[Kerzhakov91]

[Zagrosky]

[Kramer76]

l'impero di songhay
numeri 422, 423 e 424, testi boselli, disegni laurenti
la saga africana si conclude con il botto, con una storia più innovativa, sognante, mentre "il ritorno di cain" non è altro che la classica "odissea"
in questa storia si "osa" pur rimanendo all'interno di alcuni paletti invalicabili, almeno nell'epoca della sua uscita, oggi forse sarebbe diverso
non si dice, ma si capisce che la storia odora di sesso selvaggio, con zagor trasformato in toy boy leopardato, sfiancato dalle notti con marie
comunque per gli standard zagoriani è già qualcosa, magari si potrebbe pensare a un reboot erotico, spero che prima o poi si faccia
magari potrebbe essere coinvolto lo stesso laurenti... la sua versione di denise delude, ma marie l'ha plasmata lui, è cosa sua e si vede...
bello anche questo zagor possente, capellone, molto più personale rispetto agli esordi, peccato quel primo piano poco riuscito quando torna in sé
bella la sequenza in soggettiva nella stanza dove sono custodite le armi di damballah, che è un pò il rakum del "rinascimento" zagoriano
bella la seconda copertina di ferri, però sarebbe stato un bello shock vedere zagor in costume leopardato in copertina....
con zagor in crisi di identità, boselli ha modo ancora una volta di valorizzare il personaggio di cico protagonista di alcune gustose scenette
il primo stupore ("ma come ti sei combinato?"), poi quando damballah sorprende cico e marie insieme, la canzoncina alla nino d'angelo
"come puoi non ricordare, quella volta in mezzo al mare" e il finale omosex più che mai:"secondo me, tra quei due c'è stato qualcosa..."
la presunta conversione si marie è molto più credibile di quella murdiana, bello anche il parallelo con "la laguna dei morti viventi"
con zagor che salva marie un pò come cary grant con eva marie saint in "intrigo internazionale"
bisogna dire che i mostri non sono riuscitissimi, troppi vermi, però il portale alla king kong è bello
anche vendhys perde il confronto con i colleghi precedenti, però se ne esce con una frase cult
"a me le donne piacciono mute, possibilmente fredde"
inevitabili i pigmei bimbominkieschi

voto 10

[Spiritello senza scure]

[Zarkoff]

[Akkron96]

Boselli completa il dittico al centro del viaggio africano ambientando il preannunciato ritorno di Marie Laveau nel cuore della vegetazione, in giusto contrasto con il deserto della storia precedente.
La storia si apre con il solito prologo boselliano, anche se stavolta esso è inaspettato sia per la svolta con l'aggiunta di Denise, sia per la brusca morte di Jerome. Non manca anche la sequenza a metà tra mito e sogno, con Damballah sempre più protagonista tanto da diventarlo effettivamente. L'amnesia (o ricordo profondo?) di Zagor è una condizione inedita, che porta a compimento l'estrema vulnerabilità dell'eroe in questo episodio, dalla quale consegue una maggiore presenza e attività dei comprimari: da Cico a Digging Bill (si riprende anche nella loro dinamica Vendetta Vudu) fino a Denise e Van Sutter, veri protagonisti dell'azione e della componente avventurosa.
La gag canora di Cico è micidiale, la redenzione di Marie è in linea con lo sviluppo del personaggio e la dimensione oscura torna ancora una volta in scene evocative e orrorifiche che hanno il pregio di aggiungere all'avventura un aspetto più macabro e fantastico, con un Laurenti che riesce a restituire l'intera gamma di atmosfere e ambientazioni di entrambi i generi.
Come nella storia precedente Boselli riesce sapientemente a gestire la continuity, riprendendo personaggi e situazioni precedenti e lasciando aperti nuovi sviluppi (in questo dittico i Kush, che non vedo l'ora di ritrovare in un confronto diretto).
_________________
LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Esploratore Scomparso]

Seconda storia del ciclo africano, con i personaggi ormai ricorrenti della ciurma di Lafitte e della storia del vudu; infatti ritorna finalmente anche Marie Laveau, che ci racconta come ha fatto a salvarsi dalle sabbie mobili in Louisiana.
E Boselli oltre che risolvere questa e altre sottotrame lasciate in sospeso (la ricerca di Jacques, Damballah, Marie) crea un'intricata storia con altri personaggi e popoli nuovi, rendendola avvincente e movimentata come poche altre.

Infatti c'è tanta azione e tanta avventura con gli stilemi classici : i sacrifici umani, i mostri, l'eroe che non riconosce più gli amici, l'invidia e il potere che divide i "cattivi"... c'è spazio anche per ridere e sorridere con Cico, impacciato quando deve saltare dalla finestra ma più a suo agio con Marie

I disegni di Laurenti assolutamente stratosferici, Denise e Marie sono perfette e splendide protagoniste.

Per una volta il finale non è troppo compresso ma c'è spazio per tutti e per rifiatare nelle ultime pagine; mi è piaciuta anche la redenzione di Marie, meglio questo sviluppo rispetto al Nat Murdo / capitan Midnight.

[ElEmperador]

Ehm, it was Laurenti in fact...
_________________
E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Esploratore Scomparso]