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[Mister No]

[Zagrosky]

[Kramer76]

la storia di betty wilding
zagorone numero 3, testi burattini, disegni ferri, interventi di autore sconosciuto
l'impatto è difficile, i disegni sono brutti, l'ingrandimento danneggia lo stile di un ferri ormai in età avanzata, c'è rammarico
solo dieci anni prima sarebbe stato una goduria vedere i disegni del maestro ferri in formato gigante... però poi l'occhio si abitua
dopo pagina 100 ci sono diversi interventi di un disegnatore misterioso, ad esempio sul volto di aurora, quello non è ferri...
rimane la sua prova peggiore, le scene d'azione sono goffe (a parte quella molto divertente con zagor rambo nascosto nel fango)
anche la storia in sé non è granché, indiani alcolisti, trafficanti, eredità, ripescaggi inutili ("la corsa sul fiume", "uomini in guerra")
però i momenti più importanti sono fatti bene, quelli in cui prosegue il filo delle emozioni iniziato con "l'uomo che sconfisse la morte"
il ritorno al clear water sulle tombe dei genitori, il dejavù dell'attacco indiano con un cico impietosito dal turbamento dell'amico
le lettere della madre (bellissima vignetta, struggente), l'amicizia à la candy candy tra betty spencer e lizzy burton (elizabeth taylor?)
però è strano... la mamma di zagor era praticamente un'analfabeta, come ha fatto a trasmettere tutte queste nozioni a zagor?
l'incubo in cui zagor rivive il massacro compiuto dal padre è una bella idea, ma rovinata sia dai disegni, sia da dialoghi ampollosi
però, ripeto, l'idea è interessante, il padre che addirittura uccide il figlio, preannuncia "zagor le origini" senza modificare nulla
della versione originale e i suoi lati oscuri, "il passato non si può cambiare" dice zagor, si vede che poi burattini ha cambiato idea...
ferri cita sé stesso, l'attacco dei lupi di "l'uomo con il fucile", che a sua volta citava "l'uomo lupo", citato anche il cazziatone a cico
all'inizio di "zagor racconta", con un cico in versione carrà, tra una carrambata e l'altra... però strano che zagor dica "adios"
la collana si conclude bruscamente, dopo aver aspettato tutti questi anni, chiudono tutti i giganti bonelliani tranne tex
peccato, erano già in preparazione i due zagoroni "fantasma", "il varco tra i millenni" e "lo zoo di kaufman"
con questi due capolavori burattiniani sarebbe potuta diventare la miglior collana zagoriana...
copertina appena sufficiente

voto 8-

[Maurizio Vincenzo Ricci]

[Andrea67]

Una bella avventura ricca di colpi di scena e, allo stesso tempo, di azione, che ci riporta indietro nel tempo, facendoci assaporare, lentamente e sorprendentemente, fatti mai narrati facenti parte del passato del nostro Zagor e, più specificamente, della sua famiglia.
La storia prende piede pian piano, dopo l’onirico inizio, sviluppandosi, dapprima, come una classica avventura Darkwoodiana, fatta di indiani ribelli e rinnegati loro alleati, per poi rivelarsi assolutamente più complessa, fino al drammatico finale.
Simpatico, anche se troppo fortunoso, l’incontro con i marinai della Rosebud, per i quali auspicherei un’altra storia a loro dedicata.
Piacevoli e spettacolari le scene d’azione, prima fra tutte la fuga dal villaggio indiano.
Un po’ stonata e fuori luogo la scena in cui Cico decide di rivelare l’identità di Zagor senza averne chiesto prima il consenso.
Il Maestro stecca alcune tavole ma si rivela sempre all’altezza, soprattutto in considerazione della sua non più verde età.

Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 9

[Esploratore Scomparso]

E alla fine ho riletto anche il terzo Zagorone, che posiziono sul secondo gradino del podio, dietro al "L'uomo che sconfisse la morte".
E' una bella storia avvincente e avventurosa, senza stravolgimenti del passato di Zagor com'era lecito aspettarsi, per fortuna.
Mi è piaciuta la sequenza onirica iniziale, emozionante anche se era chiaro fin dall'inizio che si trattava di fantasia, o sogno, o incubo.
Bella anche la fuga di Zagor, Cico e Aurora dalla cisterna.
La figura di Cico viene pienamente rispettata, un po' pasticcione e invadente con le sue domande sul passato (perchè poi si mette a spiattellare tutto ??)
Alla fine della storia, il colpo di scena l'ho trovato un po' inutile, tutto sommato delle vicende di Lizzy Burton non mi interessava granchè... sapere che Betty Wilding aveva un nonno ricco oppure no mi ha cambiato poco il sapore della storia. Un pizzico di troppo spiegazionismo nelle ultime due pagine.
Però il valore della storia non viene toccato, e mi piace comunque tutta.
I disegni di Ferri purtroppo risentono del grande formato, e si notano ritocchi qua e là, mi ricordo qualche primo piano di Aurora nella capanna in mezzo ai boschi. Però uno Zagorone non poteva che essere disegnato da lui.

[Akkron96]

Ho finito la lettura degli zagoroni!
Questo terzo numero mi ha soddisfatto, anche se a parte la scena onirica iniziale, che introduce come un presagio per Zagor l'argomento della storia, non ci ho trovato molti picchi qualitativi.
Se da una parte l'intreccio stavolta è orchestrato magistralmente da Burattini, a differenza de "L'uomo che sconfisse" (troppo prevedibili le soluzioni), e si respira un ritmo ben dosato senza eccessi di flashback didascalici e spiegazionismi troppo lunghi, dall'altra il "mistero" e il tentativo di capire la verità si mangiano l'azione e i personaggi secondari...
Zagor e Cico sono ben scritti, interagiscono in una dinamica che ricorda inevitabilmente Zagor racconta, e i momenti in cui l'eroe soffre tramite i ricordi sono efficaci e asciutti, senza troppo melodramma. Bella anche la risoluzione, che aggiunge un nuovo tassello al passato e al carattere di Zagor.
I disegni di Ferri non li ho trovati eccessivamente malandati, sempre tenendo conto della sua veneranda età all'epoca della realizzazione. Ho visto molto di peggio nelle sue ultime copertine o in quel paio di albi regolari contemporanei che mi è capitato di sfogliare.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Doc Lester 1975]

Ho riletto anch'io questo zagorone, più che altro per verificare se nella sequenza onirica iniziale fosse presente qualche spunto nascosto da poter collegare al "revisionismo" sulla figura di Mike Wilding, operato ne Le Origini. No. Zagor non ha mai saputo che l'adorato papà "non era poi del tutto responsabile" della strage di Silver Lake; non lo sa (ovviamente) in Zagor racconta, non lo sa nel #400 di Boselli, non lo sa ne Le Origini e non lo sa nemmeno qui. Quindi noi lettori abbiamo conosciuto un'altra versione dei fatti, o perlomeno la stessa versione ma più edulcorata, ma nella coscienza di Zagor ciò non è mai avvenuto, almeno finora. Burattini lascerà le cose così oppure sarà tentato di fare 31 dopo aver fatto 30, scrivendo una storia in cui Zagor verrà messo a conoscenza, magari da un anziano soldato che partecipò alla strage, della "non totale colpevolezza" del padre?

Passando alla storia in sé, ho letto qui molti commenti estremamente positivi che sinceramente non riesco a condividere

Mi parve subito un albo scialbo, e questa è stata anche la mia seconda impressione. Mi sembra che, come per lo Speciale su Fitzy di metà anni '90, si sia "sprecato" un personaggio così importante per un soggetto debole debole. Non ho nemmeno provato tutte 'ste emozioni: ci sono, ovviamente, l'autore vi vorrebbe puntare molto, ma permane una certa freddezza.
La cosa più bella è, essenzialmente, proprio la storia di Betty Wilding, lo sguardo nel passato, la ricostruzione storica; il colpo di scena con lo scambio di persona Betty-Lizzy è certamente ben congegnato. Le sequenze d'azione risultano invece poco accattivanti, soprattutto quella risolutiva. Sembra quasi che si sia voluto inserirle per forza, come fossero da contratto in quanto Zagor è un fumetto d'avventura, per maschietti, ma credo che per un'idea del genere sarebbe stata più appropriata una storia esclusivamente evocativa, si poteva trovare il coraggio di non includervi scene d'azione e nemici (banali, anonimi) per lasciare spazio solo ai sentimenti, al ricordo, all'introspezione psicologica ed al giallo dell'identità di Betty. In fondo, è un albo speciale, fuori serie. Così, invece, non risulta né carne né pesce.
I disegni del Maestro risentono ovviamente dell'età e del formato, alcune tavole lasciano un senso di grande "pena" per la fatica che Ferri deve aver fatto nel continuare a disegnare.

Voto: 6+, non di +, dove il + è di stima.
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Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché

Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Campionato, Milan-Inter 1-2