www.spiritoconlascure.it

[Spiritello senza scure]

La Leone perfetta. Già apprezzata in versione ultra sensuale nella serie 1992 con Accorsi. Ginko -Mastandrea mi pare improbabile. Le riprese in Friuli perchè la città di mare (con tanto di strada costiera) di Ghenf sarà Trieste
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[AAHHYAAAAK]

https://fumetti.badtaste.it/recensione/2019/07/diabolik-6-il-prezzo-degli-ostaggi-la-recensione/252457/
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[AAHHYAAAAK]

L'incontro con i Manetti bros:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=373860550000107&id=71961779991
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Puro Veleno]

Non male il Diabolik inedito agostano sceneggiato da Altariva.



Lo spunto è intrigante, poi un lettore appena appena avveduto mangia la foglia quando vede il volto di "Eva Kant" deturpato dall'acido.

Ma la storia merita la lettura sotto l'ombrellone.
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[Spiritello senza scure]

Da segnalare peraltro due disegnatori inediti che conferiscono spessore ad una storia intrigante.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Puro Veleno]

[stimeex]

[Puro Veleno]

Pomeriggio piovoso e giornata sportiva in tv con poco appeal.

Ho letto “L’uomo senza legge”.

Un’avventura di Diabolik pubblicata, per la prima volta, più di mezzo secolo fa.

Nel novembre 1968, per la precisione.
Io, però, ho l’edizione Swiiisss #126, ben più recente (2004).


D’accordo, dirà qualcuno, ma la storia com’è?
Meriterebbe una lettura o è la solita solfa?

A me è piaciuta.
Per come è costruita, soprattutto.
Se vogliamo entrare nei dettagli si è costretti a spoilerare a raffica.
Rovinando così la curiosità (e il piacere) a chi magari non l’ha ancora letta.
E’ vero anche che se uno non l’ha ancora letta dopo che è disponibile da 51 anni, magari non ci pensa proprio ad acquistarla (se non per collezionismo).
In ogni caso vado a elencare quello che mi è piaciuto di più.
Il trionfo di Diabolik non è solo quello di portare a termine il colpo progettato, ma di beffare il povero ispettore Ginko e (soprattutto) il lettore.
In questa storia Diabolik dice testualmente a Eva nell’ ultime tavola la seguente frase: “Se [il colpo] è riuscito lo devo solo all’intelligenza di Ginko. Il nostro è stato come un incontro di judo. Come il lottatore sfrutta la forza dell’avversario per metterlo al tappeto, così io ho sfruttato l’intelligenza di Ginko per avere partita vinta.”
Paradossalmente se Ginko fosse stato un poliziotto ottuso e senza guizzi di intelligenza il machiavellico piano di Diabolik non sarebbe riuscito.
Io ho pensato a una sfida di scacchi quando un giocatore sacrifica un pezzo per ottenere un guadagno maggiore (perdi la torre ma guadagni la regina o perdi la regina ma dai, poco dopo, scacco matto).
Ovviamente la bravura del giocatore deve essere quella di trarre in inganno l’avversario facendogli credere che la perdita del pezzo sia merito esclusivo suo e non un’esca o un diversivo per colpirlo poi da un’altra parte.

Così funziona nell’architettura di questo giallo. Il lettore, anche quello abbastanza avveduto, rischia di abboccare all’amo e, come Ginko, ritrovarsi a giocare una partita su un tavolo convinto di avere in mano tutti gli assi per prendersi il piatto e poi scoprire che nel frattempo la vera partita si giocava da un’altra parte che tu hai lasciato scoperta convinto di essere un passo avanti nella sfida.

Ecco che ti ritrovi, verso i tre quarti della storia a criticare mentalmente le sceneggiatrici per le troppe coincidenze improbabili, per quelli che sembrano snodi narrativi poco accettabili o congrui per poi accorgerti che invece, rivedendo tutto il “film” con un’altra ottica le cose vanno tutte a posto e si incastrano a orologeria.

Inoltre ,la copertina, con Diabolik che brucia il denaro e il titolo non spoilerano proprio nulla.

Molto belli, infine, i disegni della coppia Bozzoli (immagino, le chine) e Jeva (le matite).

Più ancora di Facciolo o di Zaniboni il tratto grafico di Lino Jeva l’ho sempre gradito e trovato particolarmente adatto per le atmosfere tese e nervose con le espressioni spesso tirate sui volti. Anche se non mancano poi pose fascinose e seducenti delle figure femminili presenti (Eva in primis).

Voto: 9 e mezzo.
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[stimeex]

[Spiritello senza scure]

Concordissimo con Puro Veleno. Bozzoli -Jeva era la mia coppia di disegnatori preferita in assoluto. A loro si devono storie memorabili come "La vittoria di Ginko", Incubo sull'isola" , "Gioco di morte", più diverse copertine dei loro stessi albi. Questa "L'uomo senza legge" la ricordo vagamente, mi pare un colpo ai danni di un allevatore...
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« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

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https://www.afnews.info/wordpress/2020/01/30/fumo-di-china-294-in-arrivo-nelle-edicole-e-fumetterie-con-un-dossier-sul-diaboliko-film-dei-manetti-bros/
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

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[Puro Veleno]

INVISIBILE MINACCIA

Soggetto e sceneggiatura: A. e L. Giussani
Disegni: F. Bozzoli – E. Facciolo

Storia atipica questa.
Pubblicata per la prima volta nell’estate 1974 racconta di come Diabolik, sorpreso da un tifone mentre sorvolava con il suo velivolo i mari del sud, sia costretto a vivere da naufrago su un’isola (quasi) deserta calandosi nei panni di un novello Robinson.
I pericoli, esplicitati fin dalla copertina, naturalmente non mancano. La sorpresa è vedere come l’abituale freddezza e sicurezza che il genio del delitto dispensa abitualmente qui non sia sufficiente nella lotta non tanto contro la Natura quanto contro un misterioso amico-nemico che lo domina potendo godere del vantaggio di “giocare in casa”.
Come detto, avventura assolutamente fuori dagli schemi consueti.
Personalmente, neppure tra le migliori, ma curiosa senz’altro sì.
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