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[Giampiero Belardinelli]

Publico qui la l'analisi della storia fatta da Angelo Palumbo nello Zagor Index 301-400.

210 ? I MISTERI DI REDSTONE

Testo di Giorgio Casanova
Disegni di Gaetano Cassaro

Marzo 1997
*ZENITH 431-432
*ZAGOR GIGANTE 380-381
188 tavole

PERSONAGGI: MASK (ELETTRA WARTON), GUNNY MALONE, ORSO SELVAGGIO, TRAPPER ROVER, OX, CHANDLER, DRUNKY DUCK, JOHN WARTON E SUA MOGLIE, GLI ABITANTI DI REDSTONE, HANNIBAL RUFUS PUMPKIN, LO SCERIFFO SMITH, FIELDS, McGREGOR, MARK CONNELLY

A Redstone, un misterioso incappucciato che si fa chiamare Mask riunisce alcuni malviventi affrontati in passato da Zagor e si accorda con loro per vendicarsi dello Spirito con la Scure. Per attirarlo in trappola, la banda inizia a perseguitare una giovane imprenditrice di nome Elettra Warton, verso la quale l?eroe ha una sorta di debito morale, poich? anni prima non era riuscito a salvarle il padre. Zagor accorre in aiuto della ragazza ed elimina gli uomini di Mask, ma cade nelle mani dell?enigmatico individuo, che dice di essere il padre di Elettra redivivo. Scampato alla morte, l?eroe scopre che, in realt?, Mask ? la stessa Elettra, affetta da una forma di schizofrenia che la fa identificare col padre e la ha spinta a ordire il piano per uccidere l?uomo che inconsciamente ritiene responsabile della morte del genitore. La sventurata ragazza muore per mano di uno dei suoi stessi complici.

UN NUOVO SCENEGGIATORE
Dopo quasi quattro anni di storie scritte unicamente da Boselli e Burattini (con un unico intervento di Maurizio Colombo), esordisce nella serie mensile un nuovo sceneggiatore, Giorgio Casanova, che qualche mese prima ha realizzato un?avventura per la serie bonelliana *ZONA X. La sua collaborazione per Zagor ? piuttosto breve e lo stile dei suoi testi lascia intravedere un discreto apporto di Mauro Boselli in fase di revisione e riscrittura. Ci? non toglie che il contributo di Casanova sia pi? che positivo. La vicenda da lui ideata, infatti, ? carica di mistero e ricca di atmosfere e suggestioni.

MITO, PSICANALISI E HITCHCOCK
In primo luogo, l?autore ha tratto ispirazione dalla mitologia greca. Non ? un caso che la protagonista negativa della vicenda si chiami Elettra: ? lo stesso nome della mitica figlia del re Agamennone, una fanciulla ossessionata dalla figura paterna e dal desiderio di vendicarne la morte. In psicanalisi si definisce Complesso di Elettra proprio l?attaccamento morboso di una figlia verso il padre. L?Elettra della nostra vicenda nutre un?ossessione molto simile a quella del personaggio mitico, ma questo sentimento precipita nel patologico, traducendosi in una forma di schizofrenia che fa rivivere nella sua psiche la figura del padre. Quando ci? avviene, la ragazza si trasforma in Mask e arriva addirittura a parlare con la stessa voce di John Warton. Per quest?angosciante identificazione Casanova si ? rifatto alle suggestioni del cult-movie di Alfred Hitchcock Psyco. L?autore non ha fatto altro che reinterpretare al femminile e in chiave zagoriana la follia di Norman Bates. Il film di Hitchcock ? esplicitamente citato nella scena in cui Zagor si trova di fronte uno scheletro in abiti femminili. Nella scena della testa mozzata del cavallo usata come monito minaccioso ? invece citato Il Padrino di Francis Ford Coppola (1972).

TRAGICA FINE
Elettra, in fondo, ? una vittima: dentro di lei combattono due personalit? che nutrono verso Zagor un sentimento ambivalente: da un lato il desiderio di punire l?uomo ritenuto ingiustamente responsabile della morte del genitore; dall?altro l?amore verso un personaggio cos? eccezionale. Purtroppo, ad avere il sopravvento ? il lato oscuro di Elettra, che finisce per essere travolta dalla stessa malvagit? che ha scatenato senza esserne del tutto responsabile. La sua morte ? ammantata da quell?alone di tragedia che accompagna chi ? vittima di un destino ineluttabile. ? significativo che Zagor, nel finale, appaia amareggiato e tutt?altro che vincente.

PERSONAGGI PITTORESCHI
L?avventura ? indubbiamente appassionante, curata nei dialoghi e nelle scene d?azione. Ha inoltre l?originalit? di proporre come avversario una donna che combatte Zagor pur essendone innamorata. Casanova ha fornito una valida interpretazione della personalit? dell?eroe, che in questa vicenda ? incupito dai sensi di colpa per non essere riuscito a salvare John Warton. Buona anche la caratterizzazione degli altri comprimari, a partire dallo stesso padre di Elettra, presentato in un ampio flashback come un individuo talmente irascibile e ottuso da essere l?unico vero responsabile della propria morte. Decisamente pittoreschi anche i complici di Mask, in particolare il corpulento e ritardato Ox. Compare anche un personaggio ispirato ai monomaniaci nolittiani, il giornalista Pumpkin, che riesce a rubare un sorriso. Casanova non accantona l?umorismo di Cico e riesce a creare delle gag abbastanza gradevoli.

QUALCHE CRITICA
A Casanova si pu? rimproverare l?anacronistica e ininfluente presenza di un treno nelle prime pagine dell?avventura e il modo un po? affrettato in cui ha liquidato, nel finale, il ruolo tenuto dallo sceriffo nel complotto di Elettra. ? anche criticabile il fatto che a salvare Zagor dal malvagio Orso Selvaggio sia un altro complice di Mask, Gunny Malone. Inoltre, ? strano che Zagor creda davvero che Mask sia John Warton, dal momento che ha raccontato a Cico di essere stato presente al ritrovamento del cadavere dell?uomo. Per il resto, il giudizio sull?avventura ? senz?altro buono. Un valido lavoro ? stato svolto dal disegnatore Cassaro, che, pur senza sfoggiare virtuosismi grafici, ha saputo raccontare la vicenda in maniera molto evocativa. Magnifica e insolita la cover che Gallieno Ferri ha disegnato per lo *ZAGOR GIGANTE 380, in cui l?eroe abbraccia la bella Elettra, mentre sullo sfondo si staglia l?inquietante figura di Mask.

NOTE
? Giorgio Casanova, classe 1967, ? nato in Toscana e ha iniziato a collaborare con Sergio Bonelli Editore con l?avventura La caccia, pubblicata nel 1996 su *ZONA X 19. Per *ZAGOR ha realizzato solo due sceneggiature.
? Il titolo dell?avventura ricorda il serial televisivo I misteri di Twin Peaks.
? Michele Pepe ha presumibilmente disegnato il volto di Fields alle pp. 84 e 85 dello *ZAGOR GIGANTE 380. Altri suoi interventi sono alle pp. 16 (vigg. 4 e 5), 17 (vig. 1), 43 (vig. 2), 46 (vig. 3), 49 (vig. 5) dello *ZAGOR GIGANTE 381.
? Lo Zagor che si vede nella prima vignetta del prossimamente dello *ZAGOR GIGANTE 380 non ? lo stesso che si compare nella prima vignetta di p. 80 dell?albo successivo: ? tratto dalla fotocopia di un disegno di Donatelli.

il Voto ****
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Nessuno è come Ulisse!

A volte anche i miracoli succedono.
E chissà che non ne accada un altro,
che serva a riabilitare e dare un senso alla mia vita,
adesso che ho riscoperto le mie origini e la mia Patria!
Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam

http://giampierob2.blogspot.com

Herbalife, Nutrizione e Benessere!

[Kramer76]

i misteri di redstone
numeri 380 e 381, testi casanova, disegni cassaro
dopo l'esagerato boselli, esordio del misterioso casanova all'insegna del minimalismo toninelliano
un episodio minore del passato di zagor, i cattivi da operetta, l'azienda di sementi, romanticismo appena accennato
giallo senza burattinismi, con un finale tragico, però la signora warton appare un pò troppo posata...
i disegni non mi piacciono, ci sono diversi interventi di pepe, la madre sembra avere la stessa età della figlia
bisogna però dire i primi piani di zagor sono tra i più belli e personali di questo nuovo corso, bellina anche elettra
la scure è quasi come quella di chiarolla, tre lacci divaricati l'uno dall'altro invece di due...
citazioni cinematografiche, psycho, la testa di cavallo del padrino
due copertine splendide, tra le migliori del periodo

voto 5/6

[Andrea67]

Nel dopo trasferta gli Autori principali hanno bisogno di riprendere fiato prima di ricominciare alla grande, e così si affidano a nuove entrate che preferiscono affrontare, ovviamente, temi classici e quindi Darkwoodiani, com’è giusto che sia, per non correre il rischio di clamorosi flop.
Il risultato è che senza osare si rimane nel limbo della sufficienza, ed infatti la storia sarebbe stata sicuramente più interessante se i personaggi utilizzati quali vecchi nemici dell’eroe fossero comparsi in qualche altra storia precedente, sia pur come nemici di secondo piano, ma così non è, a meno di una mia clamorosa e colpevole dimenticanza.
Per quanto riguarda tutto il resto, non è male l’idea della vendetta al femminile e sicuramente non scontata la conclusione.
Cassaro da solo mi piace meno che con l’aiuto del fratello. Ne esce una prova non altamente positiva, ma comunque discreta.

Voto alla storia: 6,3
Voto ai disegni: 7

[Kerzhakov91]

La lessi un paio di annetti fa, da quel che ricordo non era malaccio... La versione zagoriana di Psycho (accontentiamoci )
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"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta

[Angelo1961]

Ma perché a quel tempo non pensarono di pubblicarla su Dylan Dog? Qui non c'è nulla di Zagor
Ps. Spunto preso pari pari da una preistorica avventura del piccolo ranger
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Andrea67]

[Spiritello senza scure]

Uhm.. Di che storia del Piccolo Ranger si tratta? Mi sfugge assolutamente...
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[One Eyed Jack]

Direi l'avventura contro il Grande Incognito.
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[druey]

Di questa storia mi ero dimenticato dell'unica cosa che contava.


Che non si beccia nemmeno questa volta.
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Vi ho visti crescere su questo forum!

Se mi fossi guardato un porno era meglio

[Jurassico]

il personaggio di OX da me votato nel torneo del grande nemico zagoriano mi ha fatto venire voglia di dire 2 paroline su questa storia che mi è sempre piaciuta
io ce l'ho nella versione zagor raccolta che mette insieme entrambi gli albi della storia, e già questo serve a renderla un po' particolare perchè di fatto l'ho letta in un unico volume, oltre al fatto di avere un autore esordiente
ricordo che quando l'ho letta da piccolo, avevo forse 11-12 anni, mi aveva molto colpito il passaggio in cui zagor dopo aver parlato con quella donna decide di entrare nella miniera x cercare di salvare chi c'era dentro non so se avete mai visto il telefilm everwood, è quello dove c'è il dottore con la barba, l'hanno replicata diverse volte sulle reti mediaset, ebbene c'è un episodio di questa serie dove si parla del crollo di una miniera e quando l'ho visto sia la prima che la seconda volta mi è venuto automatico collegarlo a questa storia
mi è sempre paciuto trovare questi collegamenti fra serie diverse
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il mio blog con i miei racconti a fumetti>>> https://gavialbabi.blogspot.com/

[Akkron96]

Dopo l'odissea e il ritorno di Hellingen si ritorna alla normalità, con una storia di eredità nolittiana per quanto riguarda l'ispirazione cinematografica e l'antagonista complesso segnato da un trauma.
Il racconto inizia, alla Boselli, con un "teaser" focalizzato esternamente: stavolta la prefigurazione del pericolo passa per il trope del gruppo di nemici riuniti in cerca di vendetta, ma è un peccato che nessuno di questi sia caratterizzato in maniera approfondita. Forse rivedere qualcuno del livello di Bimbo Sullivan avrebbe dato più slancio alla suspense, invece questi nemici sono tutti inediti e stereotipati. Questo è il problema generale della sceneggiatura, che penalizza il soggetto interessante attenendosi a molti cliché sia nel cast che nei dialoghi, ma ci può stare essendo un esordio. Casanova ha sicuramente afferrato alcuni degli elementi caratterizzanti di Zagor, ma risolve molte situazioni in maniera debole e poco convincente: gli handicap dell'eroe (il veleno e la caviglia slogata) diventano presto innocui, personaggi come McGregor e lo sceriffo vengono inseriti solo per svolgere funzioni narrative utili allo sviluppo dell'intreccio, il finale lascia in sospeso molte sottotrame dopo aver risolto quella principale. Parlando di quest'ultima, è sicuramente la spina dorsale della storia non solo per la sua centralità ma per la sua riuscita: il lungo flashback iniziale, le varie svolte che coinvolgono Elettra e l'agire del protagonista sono ben soppesati, e sinceramente la finta rivelazione dell'identità di Mask mi aveva depistato. Il colpo di scena finale mi ha soddisfatto, anche se ripercorrendo grazie a esso l'intero racconto devo dire che forse Casanova ha calcato troppo la mano con i riferimenti espliciti: le citazioni dirette a Psycho, il nome di Elettra e le informazioni dettagliate sulla morte del padre. Dopotutto però il gioco ha funzionato con me, quindi tanto di cappello. Il personaggio secondario più riuscito è sicuramente il giornalista Pumpkin, che riesce a salvarsi dalla banalità grazie ai diversi ruoli che ricopre nel corso della vicenda (minaccia apparente, vittima da salvare, testimone la cui voce prende spazio anche nelle didascalie per arrivare a chiudere la narrazione).
Cassaro è meno ispirato e più piatto rispetto al grande lavoro compiuto di Segnali di fumo, ma se la cava comunque egregiamente soprattutto nel caratterizzare i personaggi inediti, rendendoli riconoscibili e con un minimo di particolarità.
Storia discreta con alti e bassi, che riesce comunque a coniugare mistero e azione senza quasi mai annoiare ed evitando lungaggini didascaliche.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Esploratore Scomparso]

Questa storia non mi è dispiaciuta, dopo tanti viaggi fa piacere leggere una storia più normale, un misto di azione e mistero con dramma psicologico e personaggi nuovi e interessanti.
Elettra è una bella protagonista, addirittura con delle "mire" su Zagor
e sebbene gli altri complici siano banditi da strapazzo, trapper o indiani mai visti prima, la sceneggiatura per me regge e diverte fino alla fine, con un bel colpo di scena.
Ero stato depistato anche io dalla finta rivelazione dell'identità di Mask, pensavo anche io che fosse il padre di Elettra redivivo.
Anche Cassaro mi è piaciuto abbastanza, sicuramente meglio rispetto alle prove più recenti in coppia col fratello; non sarà al livello dei vari Laurenti, Pesce, Dotti dell'epoca, come nuovi acquisti, ma per storie così andava più che bene.