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[Cain68]

Bene, cerchiamo di tornare IT, grazie.
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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.

[Mauro Tozzi]

Per creare la base segreta di Hellingen, Nolitta, come già sappiamo, si è ispirato al film "Agente 007 - Si vive solo due volte", ma anche il comportamento di Zagor, se ci fate caso, è in stile James Bond: si infiltra nella base nemica travestito da soldato, viene scoperto e catturato, Hellingen gli rivela il proprio piano e poi lo costringe ad assistere alle sue malefatte proprio come fanno i cattivi bondiani. Il "gadget" che aiuta Zagor a capovolgere la situazione (benché nel suo caso non proprio tecnologico) è la wodah, l'erba indiana che lo fa piombare in uno stato di morte apparente permettendogli così di essere liberato e di passare alla riscossa. Onore a Nolitta-Fleming!
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[Tobia Sullivan]

[Cain68]

Allora siamo in tre.
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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.

[Esploratore Scomparso]

Altra storia capolavoro che segue la precedente...legata dalla continuity del ritorno a Darkwood. Ed è una Darkwood spopolata e inquietante, l'atmosfera di ritorno da incubo è resa benissimo nelle prime pagine della storia, il primo albo mi piace molto per questa scoperta poco alla volta di cosa è successo durante l'assenza di Zagor.
Cico e Zagor sono proprio spaesati e angosciati quando passano da una capanna deserta all'altra, al campo indiano incendiato...
Ci sono però altri momenti comici (per me il massimo è Zagor che fa il bagno nella vasca con lo shampoo ) o Cico che apostrofa Tonka "Vecchio tacchino"!
Poi con la comparsa di Hellingen la storia vira sul tragico e drammatico, con le stragi compiute con i missili, i ricatti al Presidente, e uno Zagor impossibilitato ad agire e totalmente succube dello scienziato pazzo, anche se non sconfitto.
Hellingen qui ha i comportamenti veri e propri del mad doctor : "mi vendicherò dei miei boriosi colleghi", conquista del mondo, frustate all'eroe buono... che grandi sequenze.
E poi c'è uno Zagor disperato che non esita a fare strage di nemici, pur se con rimorsi di coscienza...
Un'altra grande storia, con i disegni di Donatelli efficaci anche se poco dettagliati; mi piace il suo Hellingen, davvero cattivo e malvagio.

[Mauro Tozzi]

Se ci fate caso, i soldati agli ordini di Kraizer dapprima nella base di Hellingen sembrano tantissimi ma poi, quando li vediamo accampati alle porte di Washington, sono invece ridotti a quattro gatti.
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[ElEmperador]

Reading again.
A perfection
A summum...
Donatelli en etat de grace.
Pure satistaction.
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E M P

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[Gianpy]

Non so se è in questo albo o in “Ora Zero” una delle più suggestive vignette dell’intera storia: sotto una luna piena notturna un viandante, non ricordo se indiano o trapper, avanza in una radura circondata da boschi. Ormai tutti hanno lasciato Darkwood e lui forse è uno dei pochi che si vi nascondono oppure, semplicemente, è un viaggiatore che attraversa la regione.

[ElEmperador]

Today is my birthday and as a souvenir, Im gonna to read again this exceptionnal story...
For me this one and the next one are the uniqıe good stories of Hellingen...
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E M P

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[wakopa]

si', in sintesi e' cosi'

[Ivan]

[ElEmperador]

[Gianpy]

Incongruenze…elettriche!
E strano che Hellingen faccia largo uso dell’energia elettrica ma non l’abbia resa disponibile per le operazioni in notturna dei militari.
I militari indossano una cintura elettrificata, presumibilmente alimentata da batterie di ridotta dimensione e peso. Dunque ci si aspetterebbe che le stesse batterie venissero usate per alimentare delle torce elettrice e dei fari per le operazioni in notturna, cosa che, però, non avviene.
In merito alle cincture elettrificate, c’è poi da chiedersi come possano risultare mortali essendo indossate sotto l’area cardiaca ed essendo alimentare da corrente continua, probabilmente a basso amperaggio.

[Magico Vento]

Ennesimo capolavoro Nolittiano che contiene l'eccellente ritorno del nemico per eccellenza di Zagor, il professor Hellingen.
Questa storia è già di per sè un capolavoro a tutti gli effetti, eppure i due ritorni successivi dello scienziato pazzo saranno addirittura ancora più belli.
Meravigliosa l'opprimente atmosfera di tensione e di mistero che si crea quando Zagor e Cico tornano a Darkwood. Ottima l'idea di Zagor di introdursi all'interno della base nemica per scoprire quali siano le cause degli ultimi fatti misteriosi accaduti a Darkwood. Meraviglioso il diabolico piano di Hellingen, che inizia a usare il suo genio per piani assai più ambiziosi dei precedenti. Mi ha colpito, poi, la cruda scena in cui Hellingen fustiga selvaggiamente Zagor. Molto bella la rischiosa trovata di Zagor per cercare di liberarsi e stupefacente la scena in cui Hellingen lancia i missili su Washington. Splendida anche la parte finale che porta inevitabilmente alla sconfitta di Hellingen. Bello il colpo di scena finale sulla base di Hellingen, che viene saggiamente fatta saltare in aria da Cico e Zagor. Divertente l'epilogo.
Me la ricordavo come una delle migliori prove di Donatelli, e invece, guardando più attentamente le sue tavole, sono rimasto un po' deluso. Zagor ha, in alcune vignette, la testa troppo allungata o la bocca sproporzionata, la caratterizzazione di Tonka è pessima (non è Tonka, è un altro personaggio) e non adoro la sua versione di Hellingen, dal volto troppo irreale e mostruoso, quasi disumano, e un po' grottesco. Nel complesso, però, rimane comunque in linea con le sue discrete prove precedenti. È un vero peccato che questa storia non sia stata disegnata da Ferri.
Le copertine del Maestro Ferri sono spettacolari e molto evocative.

Soggetto/Sceneggiatura: 10
Disegni: 7,5