www.spiritoconlascure.it

[One Eyed Jack]

Vedrai, vedrai...
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[Thunderman]

aspetta Toninelli, lui fa tornare anche i sassi
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Lo faceva anche Nolitta

[Spiritello Fran]

[Adriano]

[Ken Parker]

Pi? che semplicemente una storia, direi che in questa caso si potrebbe parlare di una vera e propria avventura, che racchiude in s? diverse sottotrame, ma - soprattutto - un progetto complessivo che, anche se probabilmente sorretto da una sorta di continua improvvisazione ispirata, comunque tiene tutte le fila.

Le varie vicende si susseguono e si agganciano in modo assolutamente godibile, anche grazie alla costruzione di personaggi decisamente di spessore, o quanto meno molto divertenti, che tengono il lettore attaccato alle pagine. E laddove necessario, ecco intervenire una comicit? autentica, spassosa, che non si limita soltanto a Cico, anche se il messicano in alcune tavole fa veramente la parte del leone: a partire dalla sua pretesa di utilizzare la scure all'inizio della storia per proseguire poi con i suoi contributi al combattimento contro gli indiani.
Anche il soldato latore del messaggio a Zagor ? un caratterista da avanspettacolo, con un'ostinazione a portare avanti la missione affidatagli pari soltanto alla sua voglia di fuggire i pericoli.

Il personagio del barone La Plume consente di trattare l'argomento delle scoperte scientifiche dell'epoca; anche se la ricostruzione della sua mongolfiera presenta sicuramente qualche difetto, ? interessante la reazione che Nolitta fa avere a Zagor al cospetto della possibilit? per l'uomo di volare; d'altronde la fase delle prime esperienze di volo ? stata effettivamente caratterizzata da traguardi successivi, in cui l'aumento di anche solo qualche chilometro di volo in pi? sembrava rappresentare passi da gigante; e come dice il Nostro "? proprio grazie ai tipi come il barone La Plume che l'umanit? progredisce!".

La presenza della mnogolfiera e il casuale incontro della stessa con la banda di One Eyed Jack consente di mettere a confronto ancora una volta l'intento di progresso, nell'occasione di La Plume, accompagnato dalle opportune conoscenze scientifiche, con l'intento di utilizzare in modo spiccio lo stesso per un rapido arricchimento dei banditi.
Il nuovo personaggio OEJ, inizialmente quasi una macchietta, si rivela in realt? un abile stratega, soprattutto molto veloce a cogliere al volo l'occasione propizia; non doveva essere certo semplice, per un banditucolo dell'800, pensare di sfruttare la mongolfiera per i suoi intenti di rapinatore!

Quanto invece a Zagor, ? encomiabile nel corso dei vari eventi la sua caparbia capacit? di trovare sempre il modo di superare la difficolt? del momento: cos? ecco che fa fumare un sigaro a Cico per avere la possibilit? di bruciare le corde che li tengono legati, che trasforma un tavolo in una zattera, che scala un picco inaccessibile, che si maschera da terzo frate per tentare di non violare la voglia di pace dei due religiosi.

Un commento a parte lo meritano il barone La Plume, per il coraggio con il quale interviene salvando la vita a Zagor e ristabilendo un minimo di equilibrio, e "Happy" Lou per il suo indistruttibile pessimismo che gli fa assegnare alla mancanza dei suoi portafortuna la causa dell'insuccesso del "colpo".

La successiva vicenda con gli Honyasont e il giudizio degli "occhi della terra", con la sorpresa dei due bianchi impostori, sembra in realt? essere pi? una storia breve a parte che non un vero prosieguo, per? forse si innesta in un filone da romanzo d'avventura del XIX secolo, durante il quale un viaggio in mongolfiera non poteva che portare a vivere tante avventure diverse. Piena di colpi di scena la situazione al villaggio, anche se solleva dei dubbi il fatto che uno stregone forestiero, come si presenta Burnett agli indiani, sia in grado di comunicare (un bianco non conosceva sicuramente neanche i dialetti di altre trib?) e, soprattutto, di acquisire cos? tanto prestigio; toccante invece, comunque, la scena in cui muore con il sorriso in faccia soltanto al'idea di farlo da ricco.

Come gi? detto, la storia nel suo complesso si fa leggere con piacere e ci regala alcuni protagonisti decisamente ben caratterizzati, tanto da essere successivamente riutilizzati nel corso della serie
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"SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php

[Kramer76]

zagor attacca
numeri 26, 27 e 28, testi nolitta, disegni ferri
un'altra infornata di caratteristi, la plume, one eyed jack, happy lou, gelsomino e serafino, perfino un sostituto di drunky duck
il livello delle gag è così alto che si passa sopra alle botte in testa che si becca zagor... comunque protagonista di una bella "scalata"
la mia parte preferita è il viaggio di cico sull'excelsor, a un certo punto si addormenta esausto come un bambino...
la copertina non è delle migliori e in più non ci azzecca niente, meglio le strisce

voto 9

[Spiritello senza scure]

Mitici Serafino e Beniamino... quest'ultimo, praticamente, un Cico in saio e crocefisso...
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Mauro Tozzi]

[Spiritello senza scure]

Ohhpssss...è vero l'ho scambiato per un collega di lavoro che si chiama Beniamino...
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Esploratore Scomparso]

che bella storia, come avete scritto è proprio una lunga avventura tra varie sequenze, scene comiche , epiche e ai limiti dell'impossibile, come la scalata di Zagor alla Casa del Cielo.
Poi c'è la comparsa di comprimari che torneranno, su tutti il Barone La Plume e One-Eyed Jack, che rivela il suo nome solo alla fine del suo episodio.
Bisogna ripetersi : una delle migliori storie di questo periodo.

[ElEmperador]

I saw I never commented that story. A very good one with the introduction of the valorous Baron Icaro La Plume, the real and genuine one. The baron that I appreciate not the baron of the poor Banda aerea. (imho) where he was destroyed again imho.
The part with oej and his imbecile group are better than with the so-called Indians.
Cico en état de grâce...
That was period of the successive apparitions of the <bigs> of the serie with Icaro, Digging, Tonka, Bat...
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[kanoxen60]

Dopo la breve parentesi MellonCollie/Bignottiana (“Il nemico nell'ombra”), tornano i due master della serie...e che ritorno!
A rileggere questo “Zagor Attacks” mi sono molto divertito; non ricordavo che questa storia fosse così buona.

Una storia piuttosto lunga (circa 160 pagine) che, sostanzialmente, possiamo dividere in due parti: una prima dove prevale l'aspetto comico, una seconda di intonazione più drammatica.

E' soprattutto la prima parte che mi è piaciuta parecchio: ho avuto l'impressione di un Nolitta in stato di grazia, dove la verve comica si manifesta a ruota libera, intrecciata al susseguirsi – a volte rocambolesco – degli eventi, con effetti irresistibili, tanto che, in più di un'occasione, ho riso veramente di gusto. Già nell'ottima “La furia di Zagor” avevo avuto sensazioni simili, ma la brevità di quella storia ne aveva un poco penalizzato gli sviluppi.

Naturalmente, Nolitta non è solo comicità, e una dimostrazione l'abbiamo anche qui, nella seconda parte della vicenda, al campo Honiasont; ma quando la comicità si integra perfettamente con il dipanarsi della trama, i risultati sono eccellenti.

[kanoxen60]

Ma vediamo dove la verve comica nolittiana emerge in modo più evidente:

- già all'inizio, quando Cico cerca di scagliare la scure di Zagor e questa – difettosa – gli cade sulla testa (va beh, niente di che questa gag: pag. 152, vol 13 CSAC);

- Cico che, con rime appropriate, decanta le bellezze della natura (spesso in versione culinaria) impedendo a uno Zagor sempre più infastidito di riposare (pagg. 154-155);

- “il grande Cico” che, nello scontro con i tre giovani indiani che inseguono il soldato/messaggero, nonostante il suo gettarsi nella mischia, non viene tenuto in considerazione, beccandosi due manate in faccia (commento: “...non mi considerano, evidentemente..., pag. 160);

- Cico che cerca di mettere in pratica la teoria del famosissimo professor Gordoff (ancora un russo...?) per combattere gli indiani...e la replica del 2° pellerossa, che lo coglie del tutto di sorpresa (pagg. 162-164: strepitoso! );

- il soldato/messaggero, un vero pasticcione;

- Icaro sull'ornitottero e Cico che lo spinge e già lo vede con le ali tra le nuvole a suonare l'arpa (pag. 187);

- Cico sulla mongolfiera che litiga con un ospite del Forte e da vita al “primo bombardamento aereo della storia”... (pag. 194, );

- il rocambolesco viaggio di Cico in mongolfiera (il passaggio sopra il villaggio indiano, pagg. 202-203; l'incontro con lo stormo di uccelli (“...vi mangerò uno per uno fino a quando la vostra razza sarà estinta!”, pag. 205, );



- Zagor e Icaro sulle tracce di Cico incontrano i due indiani che si contraddicono (pag. 207);

- Cico che si spaccia per fuorilegge con OEJ e la sua banda (“...non pago le tasse...”, pag. 215);

- il pensiero di Happy Lou su Cico: “...ha tutta l'aria dello jettatore!” (strepitosa: pag. 216, );

- le rime di Cico che canta durante il viaggio in zattera (pagg. 245-246);

- padre Gelsomino che sbircia quando Zagor mena OEJ (pag. 263).

[kanoxen60]

Nella seconda parte della storia, dove il tono diventa più drammatico, la comicità si concentra in un paio di scene di cui è protagonista Cico (al campo Honiasont, quando non resiste di fronte alle cosce di capretto arrosto, facendo così fallire lo stratagemma di Zagor, e quando è alle prese con il pestifero bambino indiano, novello Angelino... )

Oltre agli aspetti comici, in questa storia c'è il tema del viaggio – a bordo stavolta di un mezzo di trasporto inusuale -, c'è l'esordio nella serie di un altro straordinario comprimario (Icaro), c'è qui e là qualche messaggio morale e, come accennato, nella seconda parte, una buona dose di drammaticità.

Se vogliamo trovare qualche difetto direi, come hanno sottolineato Kramer e altri, le botte prese da Zagor, decisamente troppe (soprattutto da OEJ, e la scena in cui è sollevato e lanciato in aria come un fuscello non si può proprio vedere... ).

[kanoxen60]

“Voi conoscete Leonardo da Vinci, immagino...”

Fra i personaggi di questa vicenda, posto d'onore, naturalmente, al barone Icaro La Plume.

Il primo pensiero, all'incontrare il barone alle prese con il suo “ornitottero”, è andato a un vecchio film che vidi da piccolo, tanti anni fa, e che mi aveva divertito tantissimo, ossia “Quei temerari sulle macchine volanti” (fra i protagonisti, anche Alberto Sordi): pagherei non so cosa per sapere se Nolitta, in qualche misura, per Icaro e le sue invenzioni ha preso spunto da quella pellicola del 1965...



Rispetto ai due grandi comprimari che lo hanno preceduto nella serie (Bat Batterton e Digging Bill), il Barone si presenta esteriormente come un tipo meno strambo, con una genuina passione per la scienza e per la tecnica (non ancora per il prog-rock... ): cita i due scienziati francesi Launoy e Bienvenu (pag. 162), Lunardi e Blanchard (già utilizzatori dell'aerostato in Europa (pag. 184), persino Leonardo da Vinci (pag. 197, quando Zagor rileva la sua natura di uomo dei boschi: “...voi conoscete Leonardo da Vinci, immagino”, gli chiede il Barone. “Ehm...no...non credo”, gli risponde Zagor ).

La comicità del Barone sta tutta nell'esito – sempre disastroso – dei suoi tentativi di volare: già la scena dell'ornitottero, cui partecipa anche Cico, è assai divertente; nel prosieguo della storia, in effetti, Icaro ha complessivamente un ruolo più serio.

Disperato per la accidentale partenza del suo aerostato “Excelsior”, è pronto a fare i calcoli per capirne la possibile direzione (pag. 200); in marcia con Zagor, utilizza i suoi strumenti tecnici (quello che maneggia sembra un sestante...) per ricostruirne la rotta (pag. 206).
Giunto con Zagor nel villaggio abbandonato dove il pallone è atterrato (con Cico a bordo), dopo qualche timida resistenza accetta, pur controvoglia, di riparare l'”Excelsior” su ordine di One-Eyed Jack” e la sua banda (“Ehm...mi piego alla violenza, signore...”, pag. 227).
Quando Zagor, terminate le riparazioni, vede che sta salendo sull'aerostato insieme a OEJ e Happy Lou, lo invita a ribellarsi, ma il Barone appare un po' troppo remissivo e rassegnato (“Lo vorrei, Zagor, ma purtroppo...”, pag. 233).