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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Autore |
Messaggio |
kamoose Zagoriano Advanced
Registrato: 20/10/08 11:31 Messaggi: 301 Località: Roma
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Inviato: Mer Mag 02, 2012 4:35 pm Oggetto: |
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SpiritosoConLaScura ZAGORIANO A COLORI
Registrato: 28/02/12 18:24 Messaggi: 15750 Località: Milano
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Inviato: Lun Mag 07, 2012 11:15 am Oggetto: |
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simon ha scritto: | kamoose ha scritto: | I disegni di Cubbino sono atroci, |
pensa che non sono ancora riuscito a leggere tutta la storia per intero, e questa storia ce l'ho da pi? di vent'anni |
Eppure sono convinto che se, per qualche ragione, avessero deciso di far ridisegnare la storia dal Maestro per questa ristampa, vi sareste tutti lamentati a non finire _________________ Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.
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Kramer76 TOP PLAYER
Registrato: 24/06/09 11:24 Messaggi: 17776
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Inviato: Lun Mag 07, 2012 11:21 am Oggetto: |
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Super Mark ha scritto: | Scusate, ma stiamo rivalutando Cubbino ? |
S |
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Ken Parker Zagoriano Super
Registrato: 09/02/09 00:45 Messaggi: 4210 Località: Roma
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Inviato: Lun Giu 04, 2012 4:00 pm Oggetto: |
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Sulla storia pesa inevitabilmente troppo il livello dei disegni; dopo solo otto strisce, infatti, il pennello passa a Mario Cubbino, che decisamente tira via fino alla fine un tratto troppo approssimativo, anche se per alcuni versi divertente; soprattutto nella parte della gag iniziale, infatti, i disegni riescono quanto meno ad accompagnare il lato comico.
La vicenda si riduce ad un giovane ufficiale ricattato da spregiudicati trafficanti di materiale militare, che utilizzano una vecchia lettera, che potrebbe risultare compromettente per la carriera militare del padre del giovane tenente Robbins, per ottenere informazioni e copertura dall'interno dell'esercito alle loro malefatte.
Zagor scopre con una discreta velocit? e facilit? il nodo del problema, ma poi incomprensibilmente trascura di portar via con s? la lettera incriminata dopo essersi introdotto nella casa del cattivo.
Terminata comunque in breve tempo la parte investigativa, lo Spirito con la Scure non pu? far altro che passare all'azione, prima affrontando direttamente il tenentino, e poi convincendolo a collaborare. Per il resto la storia procede in modo lineare, senza grandi sorprese, tranne lo spuntare di una temibile "Derringer" nella mano del cattivone al momento dello scontro finale, quando Zagor contava sulla mancanza di colpi nella pistola ormai scarica dell'avversario. Un cattivo a tutto tondo come questo Dixon per? non poteva non dimostrarsi uno "sporco serpente", come lo appella lo stesso Zagor.
Infine, piena di buonismo, ma anche di sano buon senso, la scelta del maggiore di incenerire le prove della passata colpa del padre del tenente Robbins, in realt? poi non cos? grave come poteva essere sembrato a suo tempo all'estensore di quella lettera.
Forse l'ultima striscia torna ferriana, a chiudere la brutta parentesi di un disegnatore che, fortunatamente, non ? pi? riapparso su queste scene _________________ "SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php
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Fabri73 Zagoriano Expert
Registrato: 21/05/11 12:13 Messaggi: 1248 Località: Quartu S. Elena (CA)
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Inviato: Sab Set 23, 2017 9:47 am Oggetto: |
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Alcuni hanno detto che la storia è stata
pubblicata prima in Francia e poi in Italia
ma in realtà non è così. Effettivamente Sergio Bonelli
l'aveva scritta per uscire solo in Francia ma poi,
all'ultimo momento ci ripensò e fece in modo
che uscisse prima in Italia, nel formato Striscia,
e, dopo pochissimi mesi, uscì in Francia
nell'albo "Spécial Kiwi". Tra l'altro, nell'albo francese
i disegni di Ferri nella parte finale non ci sono.
La stessa identica cosa è accaduta per
la storia "Il cervo sacro". _________________ Fabrizio |
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert
Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Mar Gen 23, 2018 11:50 am Oggetto: |
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storiella semplice con la buona gag iniziale di Cico e Trampy; purtroppo tutto è rovinato dai disegni, che rendono la storia quasi illeggibile.
Con qualche ritocco la storia poteva anche essere buona... ma così com'è si legge in fretta e si dimentica anche in fretta. |
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Tobia Sullivan Iper Zagoriano
Registrato: 14/02/07 15:42 Messaggi: 8399 Località: Roma
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Inviato: Mar Gen 23, 2018 11:55 am Oggetto: |
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Ken Parker ha scritto: | Sulla storia pesa inevitabilmente troppo il livello dei disegni; |
ti fanno così schifo i disegni? non mi pare _________________ "Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".
Klain: "La marcia della disperazione"
Testi di Guido Nolitta
- Arrivederci Direttore e grazie - |
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Spiritello senza scure Iper Zagoriano
Registrato: 28/08/12 07:45 Messaggi: 10901 Località: Vinegia
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Inviato: Mar Gen 23, 2018 12:55 pm Oggetto: |
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A me non è dispiaciuta. E' una storiella semplice e godibile, in linea con molte altre del periodo; quanto ai disegni: brutti e approssimativi finchè si vuole, ma Chiomenti e i Cassaro di Bat, IMO, non so se siano tanto meglio... _________________ «La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»
« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »
« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »
« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »
“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.” |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11549 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 11:54 am Oggetto: |
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Come avete già sottolineato voi, storia abbastanza deludente questa, scritta originariamente, come la precedente “Il cervo sacro”, per il mercato francese .
Delude la trama, che in poco più di 50 pagine non offre spunti o emozioni di rilievo. Zagor impiega pochissimo – e grazie a una origliata che sarebbe diventata tipica di altre serie - a mettersi sulla pista giusta per scoprire chi siano i “predoni della montagna” e cosa ci sia dietro alle rapine alle carovane militari. Molto meglio, sotto questo profilo, le precedenti “Gentiluomo...” e “Condanna a morte”, di lunghezza analoga a questa ma decisamente più interessanti.
Deludono i disegni, con il tratto di Mario Cubbino che, seppur originale, è troppo lontano dallo standard ferriano per lasciare un segno positivo.
Vedo nella vicenda una traccia GLBonelliana: soprattutto quando Zagor, a Golden Rock, irrompe nell'abitazione di Dixon e si mette a sfasciare scrivanie con la scure il pensiero non è potuto non andare alla precedente “I rinnegati”, dove Zagor distruggeva con la scure il mobilio nella casa di Kendall, il losco trafficante di armi di Toledo. Se vogliamo, è un po' alla GLB anche il ruolo assegnato a Cico, abbastanza marginale in tutta la vicenda (se si esclude la gag iniziale con Trampy, peraltro moscetta ).
Un po' forzata, infine, come ha sottolineato anche Andrea67, la collocazione temporale dell'antefatto, con Dixon, l'ancora atletico Dixon che, nel 1779, sarebbe già stato attendente del generale Robbins; su questo, però, non ci metteremo a fare le pulci. |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11549 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 12:03 pm Oggetto: |
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Quando arriva a Charleston, nella Virginia Occidentale, forse memore di quanto accaduto in precedenza (in particolare a Saint Thomas, quando diede all'amico 5 dollari che vennero miseramente perduti), Zagor si rifiuta di dare a Cico il necessario per sfamarsi (“Sono stanco di vederti combinare pasticci in tutte le bettole del Nord America...se vorrai mangiare, dovrai aspettarmi!”, pag. 61 del volume 9 CSAC).
Recatosi dal maggiore Thompson, comandante della locale guarnigione, accetta di andare a fare chiarezza – e di scoprire la talpa che si annida nell'esercito - sul caso delle rapine alle carovane militari dirette, con viveri e munizioni, a Golden Rock, piccolo e decadente villaggio minerario nella zona delle Montagne Azzurre (pagg. 69-71).
Giunto sul posto, in compagnia del fedele Cico, si reca subito al saloon nella speranza di ottenere informazioni interessanti; offre da bere allo squattrinato Brayton, ma è l'oste, Dixon, a dimostrare di saperla molto lunga sulla faccenda, portando i due amici presso la sua baracca fuori dal villaggio, ricolma di attrezzi da scavo, tende e generi alimentari (pag. 76).
Così come è stato semplicissimo per Zagor individuare l'organizzatore delle rapine, altrettanto facile è scoprire il traditore nelle file dell'esercito: basta mettersi in paziente attesa nei pressi della baracca di Dixon. In una notte di pioggia, infatti, Zagor ha modo di vedere un misterioso figuro recarsi a conferire con il disonesto oste; avvicinatosi alla baracca, il nostro Eroe scopre che si tratta di un ufficiale; origliando per benino, apprende che l'ufficiale è ricattato da Dixon per via di un importante documento di cui quest'ultimo è in possesso (pagg. 80-81).
Tornato velocemente a Golden Rock, lo Spirito con la Scure penetra nella casa di Dixon alla ricerca del misterioso documento; incurante del rischio, non esita a sfasciare la serratura di un cassetto di una scrivania con la scure e, trovate le carte giuste, a leggerle accendendo una lampada ( , pag. 83). Inevitabile che, con il suo comportamento imprudente, il nostro Eroe venga scoperto; reagisce con pugni e lanci di scure all'assalto di Dixon e dei suoi uomini; si dà alla fuga dalla finestra e sui tetti (ancora un richiamo a “I rinnegati”), planando infine sulla tenda di una coppia di bizzarri personaggi ( , pag. 91). |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11549 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 12:16 pm Oggetto: |
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Il giorno dopo, Zagor è già, con un assonnato Cico, sulla pista del tenente Robbins, il traditore che passa le informazioni sulle carovane militari a quel furfante di Dixon (pag. 93).
Quando lo incontra e lo mette alle strette, dicendogli di sapere tutto sul documento con cui Dixon lo ricatta, lo scontro è inevitabile: il tenentino mette mano alla pistola ma rimedia un deciso e potente destro, seguito in rapida sequenza da ginocchiata al mento, sinistro secco e, addirittura, volo contro le rocce circostanti (pagg. 95-96).
Dopo aver risvegliato l'ufficiale con una borraccia rovesciata sulla testa, Zagor lo convince a collaborare all'organizzazione di una trappola a danno di Dixon e della sua banda di rapinatori (pagg. 97-100).
Teso l'agguato al Passo dei Giganti, Dixon cerca di darsela a gambe, ma Zagor è pronto a inseguirlo (pag. 106); rischia grosso quando aspetta che il malfattore scarichi la sua pistola per presentarglisi allo scoperto, ignorando che Dixon ha una Derringer nascosta nella manica della camicia (pag. 109). Schivato il colpo con un pronto riflesso, riprende l'inseguimento; quando vede Dixon con un coltello sul ponte di legno, intuisce le intenzioni del farabutto e lo anticipa, recidendo con la scure le corde di sostegno del ponte e facendolo precipitare nel torrente sottostante (pag. 110); si getta anche lui prontamente in acqua e, con un pugno ben assestato, pone fine alla fuga del malfattore (pag. 111).
Nell'epilogo, presso l'ufficio del maggiore Thompson, Zagor assiste alla geniale soluzione al problema dei documenti compromettenti trovata dall'ufficiale, di cui approva senza dubbio il comportamento (“E' il rapporto più bugiardo che sia mai stato scritto...ma senza dubbio è anche il più simpatico!”, pag. 114). |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11549 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 12:35 pm Oggetto: |
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Cico, come dicevo all'inizio, resta nel complesso un po' in ombra in questa storia .
Nella scenetta iniziale, disegnata da Ferri, lo vediamo in canoa, in compagnia di Zagor, mentre si assume il compito delle operazioni di sbarco al molo di Charleston; se non che, anziché al palo, il suo lancio di corda finisce al collo di un innocente pescatore, che si ritrova così trascinato in acqua (pag. 59).
Poco dopo, lasciato da Zagor senza soldi ma con tanta fame per le vie del paese, incontra l'amico Trampy in versione artistica (pag. 61). Impiega un minuto ad accettare l'invito dell'amico e assume subito le vesti del discepolo del maestro pittore Van Flik (pag. 62). Lo stratagemma di Trampy consente ai due di mangiare a sbafo a sazietà, ma la conseguenza inevitabile è una sonora spazzolata da parte dell'inferocito padrone di casa (pagg. 67-68 ).
Nella marcia di avvicinamento a Golden Rock si lamenta per l'aridità della regione attraversata (pag. 71); approva l'idea di Zagor di iniziare le indagini con una visita al saloon di Golden Rock (pag. 72); così come accetta di buon grado, dopo aver scoperto il coinvolgimento di Dixon nelle rapine, l'incarico assegnatogli dall'amico di passare il suo tempo nel saloon tenendo bene aperte le orecchie (pag. 77. In effetti, dall'immagine di pag. 78 pare che il messicano, più che le orecchie, abbia tenuto ben aperta la bocca... ).
Rivediamo Cico con Zagor di buon mattino, in attesa del tenente Robbins (pag. 93); applaude quando l'amico si esibisce in un formidabile lancio ai danni dello sfortunato ufficiale (pag. 96: “Bel colpo, Zagor: fa piacere vederti in forma fin dalle prime ore del giorno”).
Durante l'agguato al Passo dei Giganti e la conseguente sparatoria, è lui a scorgere Dixon che cerca di darsi alla fuga e segnala subito la cosa a Zagor (pag. 106).
Nell'epilogo, nell'ufficio del maggiore Thompson, impedisce a Dixon di protestare per l'incenerimento del prezioso documento, tenendogli le mani davanti alla bocca (pag. 114: due vignette, mi pare, disegnate da Ferri). |
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Fabri73 Zagoriano Expert
Registrato: 21/05/11 12:13 Messaggi: 1248 Località: Quartu S. Elena (CA)
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 12:40 pm Oggetto: |
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Vero che questa storia, come Il Cervo Sacro, fu scritta originariamente per il mercato francese; l'idea iniziale era questa, però, all'ultimo momento, Sergio Bonelli ci ripensò e fece in modo che entrambe le storie uscissero
prima in Italia, nelle strisce di Zagor, poi, pochissimi mesi dopo, in
Francia, negli albi "Spécial Kiwi". _________________ Fabrizio |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11549 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 12:52 pm Oggetto: |
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Mister Dixon è la mente che sta dietro le rapine ai convogli militari diretti a Golden Rock.
Lo vediamo entrare in scena al saloon del villaggio, dove si rifiuta di dare da bere al povero Brayton, che gli è debitore di 16 dollari, ma non esita a giocare a carte scoperte quando capisce che Zagor e Cico hanno le tasche ben fornite di pecunia: li porta subito, infatti, a vedere la mercanzia depositata presso una baracca ai margini del villaggio (pag. 76), senza preoccuparsi del fatto che i due amici, facce mai viste nei paraggi, potessero essere – come in effetti sono – incaricati di fare luce sulle rapine.
Comunque, quando Dixon riceve il suo informatore – che altri non è che il tenente Mark Robbins – presso la baracca, in una notte buia e piovosa, Zagor è lì che vede e sente tutto, in particolare il fatto che Dixon tiene sotto ricatto l'ufficiale per via di certi documenti che potrebbero compromettere il padre, ex generale e senatore degli Stati Uniti. Nel colloquio con Robbins emerge l'avidità di Dixon, che minaccia l'ufficiale quando questi esprime l'intenzione di smettere di passargli informazioni (“Non spetta a voi”, dice Dixon a Robbins, “stabilire quanti quattrini debbano finire nelle mie tasche prima che io possa ritenermi soddisfatto!”, pag. 80).
Al rientro al villaggio, Dixon scorge una luce nella sua abitazione (è la lampada improvvidamente accesa da Zagor) e, dopo aver rifilato un calcione nel didietro al suo compare, si scaraventa nella casa, cogliendo Zagor con le mani nel sacco (pag. 85). Il nostro Eroe, comunque, riesce a darsela a gambe dopo un vivace parapiglia e Dixon, dopo aver accusato i suoi uomini di essere degli smidollati, porta con sé i preziosi documenti con cui ricatta il tenente Robbins e conferma il piano di assalto alla carovana in programma due giorni dopo (pag. 93).
Nel frattempo, è il tenente Robbins a raccontare a Zagor di come Dixon fosse l'attendente del colonnello Madison e di come fosse venuto in possesso del suo diario di guerra, che conteneva le rivelazioni compromettenti sul generale Robbins (pagg. 98-99).
Al Passo dei Giganti, Dixon e la sua banda si presentano puntuali per l'attacco alla piccola carovana proveniente da Charleston (pag. 100), ma quando scatta la trappola ordita da Zagor, per i malfattori si mette subito male: Dixon rifiuta di arrendersi e, quando tutto volge al peggio, se la da a gambe abbandonando i suoi uomini (pag. 105).
Inseguito da Zagor, si conferma un osso duro: gli spara contro l'intero caricatore della sua pistola e poi, finiti i proiettili, estrae dalla manica della camicia una Derringer (non ci soffermiamo sull'anacronismo), con cui rischia di stecchire il Nostro (pag. 109).
Riprende svelto la fuga e cerca di tagliare le corde della passerella, ma Zagor è più veloce di lui e le recide con la scure, provocando la caduta di Dixon nel fiume (pag. 110); la lotta in acqua è breve e il furfante viene catturato con un bel destro al volto (pag. 111).
Durante l'epilogo, nell'ufficio del maggiore Thompson a Charleston, Dixon mostra le carte compromettenti, ma l'ufficiale le avvicina troppo al fuoco delle candele tanto da bruciarle (pag. 113). Il rapporto che viene redatto parla di distruzione dei documenti di accusa per “una tragica fatalità” e Dixon non può replicare perchè zittito da Cico, che gli tiene le mani sulla bocca (pag. 114). |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 11549 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Sab Feb 17, 2018 12:54 pm Oggetto: |
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Il tenente Mark Robbins è il figlio del generale Alan Robbins, condottiero della guerra d'indipendenza e attuale senatore a Washington. Il giovane ufficiale è al comando della piccola guarnigione di Golden Rock, villaggio minerario ormai in declino.
Lo vediamo, inaspettatamente, mentre si reca in incognito, nottetempo, nella baracca di Dixon a fornirgli informazioni sul prossimo convoglio di attrezzi e viveri che sarebbe partito da Charleston per Golden Rock (pag. 79). Zagor, che è nei paraggi, origlia e scopre che l'ufficiale è ricattato da Dixon per via di alcuni documenti che comprometterebbero il padre senatore. Robbins vorrebbe interrompere la collaborazione con il rapinatore per il timore che, durante le rapine, qualche soldato possa lasciarci le penne, ma Dixon lo tiene in pugno e non molla l'osso.
Quando incontra Zagor durante una sua cavalcata mattutina, e questi rivela di sapere quali sono i documenti che lo tengono sotto ricatto, l'ufficiale reagisce estraendo la pistola, ma rimedia una serie di sganassoni (pagg. 95-96); dopo di che si mostra pentito, racconta a Zagor come Dixon sia venuto in possesso del diario del colonnello Madison e accetta di prendere parte al piano per catturare la banda di rapinatori (pagg. 98-99).
Al Passo dei Giganti, intima la resa a Dixon, ricevendo in cambio un colpo di pistola che lo sfiora (pag. 103); ordina di conseguenza ai suoi soldati di fare fuoco a volontà sui malfattori.
Nel finale, lo vediamo nell'ufficio del suo superiore insieme a tutti i protagonisti della vicenda; il maggiore Thompson gli comunica il trasferimento da Golden Rock a Charleston in attesa di provvedimenti (pag. 112), ma pensiamo che, alla fine, non saranno poi tanto severi... |
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