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[Akkron96]

Burattini torna nuovamente al formato lungo da quattro albi e dimostra di averne ormai piena padronanza. Questa mini-trasferta ricorda altre spedizioni, in pieno stile nolittiano ma con sequenze e argomenti originali, come il tratto di Rubini. Ritorna la componente erudita e misteriosa di Burattini e non mancano neanche belle gag di Cico, in effetti non manca nulla.
Storia che carbura lentamente, puntando molto sui personaggi e ambientazione per poi sbocciare del tutto nell'ultimo albo dal finale suggestivo.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Walter Maddenbrook]

Per me una delle più belle di Burattini
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Andrea67]

[Akkron96]

Anche io concordo, è più posata e meno istintiva del capolavoro La palude dei forzati ma è sicuramente una delle sue migliori prove, almeno da top 10.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Thunderman]

Ottima storia, concordo con i commenti precedenti che la vogliono tra le top di Burattini. I suoi difetti (a mia personale opinione) come il nozionismo sono ridotti all’osso e non ci sono spiegazionismi o telecronache mentali di sorta. Ci sono invece tanti pregi, uno su tutti l’atmosfera avventurosa che si respira per tutti e quattro gli albi (una storia così lunga di pura avventura manca da molto). Il giallo tanto caro all’autore è ben inserito e non stona in mezzo ai tanti pericoli naturali e ai bellissimi dialoghi. I comprimari infatti sono caratterizzati benissimo, Boswell e Lachman sono personaggi difficili da scordare e le loro conversazioni con Zagor sono tra gli elementi migliori della storia.
Il piano iniziale di Boswell sembra un soggetto di Mignacco, con i finti indiani, ma fortunatamente finisce in un nulla di fatto. La trama prende strade molto più originali, e tutta la filosofia alla base dell’alpinismo è ben restituita.
La lunghezza della storia non sarà sinonimo di alta qualità, ma intanto permette di caratterizzare al meglio i personaggi secondari, di inserire intermezzi con Cico (molto divertente quello del sapone) e di procedere lentamente verso la meta finale. Ha ragione il nostro Zagrosky ad invocare più storie lunghe. La storia in alcune cose sembra quasi boselliana, ed è un complimento.

Rubini ancora non era al top, ma già così sovrastava mezzo staff. Un peccato per la serie aver perso una matita del genere. Le scene in montagna sono bellissime.
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Lo faceva anche Nolitta

[Esploratore Scomparso]

Altra storia di Burattini in 4 albi, molto buona nella sua totalità, direi anche io che può essere considerata una delle sue migliori, rientra nella mia top 10 dell'autore.
Sicuramente La palude dei forzati è migliore, questa per me risente di qualche nozionismo di troppo, e ho trovato forzato il fatto che Zagor conosca le Alpi , suo ricordo d'infanzia... poteva anche dire "Alpi ? non ho mai sentito delle montagne con questo nome!", e finiva lì...
Comunque la storia fila liscia e avventurosa, con le belle sequenze alpinistiche sul monte Leigh, quelle sì fatte molto bene.
Tanti personaggi sfaccettati, sorprendenti fino alla fine, col classico giallo burattiniano risolto in modo originale in un bel finale atipico.

I disegni di Rubini contribuiscono alla bellezza della storia, uno dei migliori disegnatori di Zagor all'epoca della storia.

[Wolfenstein1976]

Capolavoro, una delle storie piu' belle di Burattini, storia epica , emozionante, personaggi ben caratterizzati , gran finale.
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Mirko