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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
La quarta centuria zagoriana, 301-400
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Autore Messaggio
Angelo1961
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


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Località: Udin

MessaggioInviato: Ven Feb 03, 2017 1:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sentieri selvaggi 8

La foresta allagata 4

Pericolo mortale 6

Le belve del Black river 8,5

Lo spirito del fiume 8

L'abbazia del mistero 8

Il giorno del riscatto 6

Il sangue dei Cheyenne 6

Oro maledetto 6

Nodo scorsoio 6

Uomini e belve 6

Ladro di ombre 6

L'uomo con il fucile 6

La diabolica invenzione 5

L'indiana bianca 5

L'esploratore scomparso 150

Alaska 9

I pirati del drago 9

Le sette citta' di Cibola 6

La strega della Sierra 7,5

Sangue Apache 8

Comancheros 9

La locanda degli impiccati 1

Vendetta Vudu 9

Liberty Sam 8

La paura corre sul fiume 6,5

La terra dei Cherokee 10

Il figlio perduto 5

Ombre su Darkwood 9

La ragazza selvaggia 5

Il terrore dal mare 15

Capitan Midnight 15

Groenlandia 7

Il diabolico Mortimer 7
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
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bimbosullivan
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MessaggioInviato: Ven Feb 03, 2017 5:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sentieri selvaggi 7

La foresta allagata 6

Pericolo mortale 7

Le belve del Black river 7

Lo spirito del fiume 7

L'abbazia del mistero 128 e lode

Il giorno del riscatto 3

Il sangue dei Cheyenne 4

Oro maledetto 4

Nodo scorsoio 6 meno meno meno

Uomini e belve 4

Ladro di ombre 5

L'uomo con il fucile 4

La diabolica invenzione 2

L'indiana bianca 3

L'esploratore scomparso 130 e lode

Alaska 10

I pirati del drago 10

Le sette citta' di Cibola 10

La strega della Sierra 7

Sangue Apache 8

Comancheros 8

La locanda degli impiccati 7

Vendetta Vudu 9

Liberty Sam 7

La paura corre sul fiume 7

La terra dei Cherokee 8

Il figlio perduto 6

Ombre su Darkwood 8

La ragazza selvaggia 7

Il terrore dal mare 150 e lode

Capitan Midnight 10

Groenlandia 10

Il diabolico Mortimer 250 e lode

Vampyr 9 (quasi dieci)
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Kramer76
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MessaggioInviato: Sab Lug 29, 2017 12:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

LAVORI IN CORSO...

Ultima modifica di Kramer76 il Gio Nov 26, 2020 9:48 am, modificato 29 volte in totale
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Wolfenstein1976
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MessaggioInviato: Dom Lug 30, 2017 12:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Pensa che per me " Segnali di fumo " e " Il ponte dell' arcobaleno " sono due capolavori
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Mirko
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wakopa
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MessaggioInviato: Dom Lug 30, 2017 2:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:

pericolo mortale: voto 8
è già burattini-mania, con i balloon che coprono tutta la vignetta.
I personaggi, ogni cosa che gli si para davanti, la "sviscerano".


Burattini-mania Laughing
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cama69
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MessaggioInviato: Lun Lug 31, 2017 6:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Think Think Forse questa centuria è l'unica in cui le mie valutazioni differiscono da qualle di Michele un pò di più rispetto alle altre centurie.

1) Lo Zagor di testa di morte e il fiume delle nebbie è veramente irritante, è un personaggio oramai quasi privo di carisma e sono d'accordo con l'analisi di Michele. Tuttavia avrei messo un 5,5 perchè le due storie a mio parere meritano qualcosa in più del minimo assoluto

2) Zagor allo sbaraglio mi è sempre piaciuta, io avrei messo un 7

3) Avrei messo qualcosa in più a sepolti vivi

4) Avrei messo molto in meno a nodo scorsoio, la trovo una storia squilibrata con delle accelerazioni incredibili e sembra che mancano dei pezzi qua e la, un 5 è già un voto abbondante

5) Avrei messo un 5,5 a tragedia a silver town non credo che meriti il minimo assoluto

6) A segnali di fumo avrei messo 9, mi piace moltissimo questa storia

7) A falsa accusa avrei messo 10 per me è un capolavoro

8 ) Concordo che Mohican Jack è fuori luogo, ma tutto sommato il ponte dell'arcobaleno se non è un capolavoro poco ci manca avrei messo 9

In definitiva Zagor allo sbaraglio, nodo scorsoio e il ponte dell'arcobaleno sono le storie dove abbiamo una valutazione qualitativa diversa, per le altre la differenza è più sul grado di positività e/o negatività
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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Kramer76
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MessaggioInviato: Ven Dic 18, 2020 3:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

ZAGOR IZ BACK

Volume 7



testa di morto
numeri 301 e 302, testi toninelli, disegni donatelli
rivaluto un pò questa storia, il personaggio di "testa di morto" è buono, non è il solito scalmanato, agisce per un fine umanitario
le tematiche sono texiane (zagor dice "testa di vitello"), ricorda "maschera bianca", tra l'altro l'antefatto avviene durante la prima odissea zagoriana...
storia malinconica (l'amarezza di eutok, la morte di emory) e anche brutale (l'interrogatorio), con un lieto fine a differenza di "libertà o morte"
sorprendente il momento comico, con cico che sogna lo spettro della fame in uno scenario medievale, da città d'arte forse toscana, chissà...
il grande difetto della storia è sempre quello, le cinque "botte in testa" che si becca zagor, alcune si può arrivare anche a capirle, altre no
la prima ci può stare al buio, la seconda è la solita pietrata ridicola, la terza è con tanti avversari ma si poteva evitare, la quarta ci può stare
l'ultima è evitabile ed è seguita da uno dei combattimenti più goffi di sempre, con zagor che le prende da rock damon e poi si dà alla fuga...
i disegni hanno alti e bassi, tra i primi l'incontro con eoutuk, tra i secondi i pessimi fuochi artificiali
la prima copertina è bellissima

voto 5/6



sentieri selvaggi
numeri 303 e 304, testi toninelli, disegni ferri
i disegni sono molto belli, un trionfo della natura ferriana, tra raggi che attraversano gli alberi, foglie autunnali, mandrie impazzite, quadruple...
ma non è accettabile che zagor venga trattato così male, messo a dormire ogni volta che apre bocca, come un uomo dei boschi qualunque...
se il fumetto non si chiamasse "zagor", la storia potrebbe anche essere interessante, soprattutto l'insistente uso della violenza che anticipa burattini
vedi la brutale aggressione iniziale, il pestaggio dell'indiano, l'ultima battaglia di "big" maldon, uno contro tutti, il controfinale "cattivo" ma giusto...
ma visto che il fumetto si chiama "zagor", bisogna essere altrettanto "severi", zagor è ormai un peso morto in una darkwood abbruttita...
se questo è lo zagor più maturo che aveva in mente toninelli, l'abbiamo scampata bella...
come storia è molto più "zagoriana" testa di morto...
molto bella la prima copertina

voto 6+



il fiume delle nebbie
numeri 304 e 305, testi toninelli, disegni pepe
storiella che non parte malissimo, con zagor e cico alle prese con una merceria ebraica e jim il sordo (privo di un orecchio)
beccato a letto forse con la prima prostituta zagoriana, uno degli elementi pre-burattiniani insieme alla violenza sulle donne
ma poi arrivano puntuali, una dopo l'altra, le "botte in testa", la peggiore è l'ultima, che in realtà è solo un pò di terriccio negli occhi
che basta però a mettere in ginocchio zagor (ma perché?) e chiude la storia in maniera precipitosa e indecente
anche pepe piuttosto sottotono, mentre la copertina è molto bella

voto 4



il grande buio
numeri 306 e 307, testi toninelli, disegni donatelli
storia talmente assurda da suscitare sensazioni contrastanti, potrebbe stare a toninelli come "fantasmi" sta a castelli
abbiamo i soliti trafficanti, i soliti "musi di mattone" come li chiama toninelli o musi rossi come non dovrebbe chiamarli cico...
ancora più stupidi del solito, inediti solo nell'etnia, adirondack, scoperti dall'autore compulsando magari qualche enciclopedia...
l'incidente subito da zagor è ridicolo e ancora più assurdo il modo in cui guarisce, con il solito colpo di striscio (ma basta!)
però alla fine la situazione è ghiotta, qualche "brivido" teoricamente lo dà (come ai tempi del "palmo vibrante")
stavolta toninelli è "costretto" a non mettere da parte cico, simpatica l'idea di ricostruire il villaggio in miniatura con l'argilla
e gli affianca un buon caratterista, moose nussbaum, un sosia di trampy che usa un orologio come arma
curiosi anche i nomi degli altri personaggi, il trapper "stu", il trafficante metrano...
alla fine si potrebbe anche mettere un 5 "barra 6" per l'alto tasso "trash"
due copertine insolite, anche la seconda con zagor di spalle

voto 5/6



la foresta allagata
numeri 307, 308, 309 e 310, testi capone, disegni torricelli e pepe
diablar non è molto diverso da un paranormus o da un thunderman, una macchietta scalcagnata elevata a supernemico senza un perché
eppure, a più riprese, riesce a mettere k.o. uno zagor più toninelliano di toninelli, oltre a fregare in maniera ridicola un incauto "maestro"
capone rivolta darkwood come un calzino, introducendo indiani mai visti, corvan, gotam, montag che è un pò molti occhi, un pò ramath
è la darkwood "magica" teorizzata successivamente da burattini, mentre la disputa tra gli invit e i sarcee ricorda quella tra atlantide e mu
l'incontro con manetola, wakopa, keokuk ecc. è più funereo di quello del "ponte dell'arcobaleno", ma i discorsi sono comunque grotteschi
è bella l'idea del diluvio e degli zombi acquatici, anche se la scena con il simbolo di zagor sospeso per aria è grottesca...
a rendere ancora più strana la storia è il "pasticcio" fatto con i disegni, pepe è palesemente inadatto al tipo di storia
torricelli si distacca finalmente dalle scopiazzature di ferri, le parti migliori sono le sue, però si capisce poco...
se non l'avesse scritta capone, non si esiterebbe a definirla la "potemkin" zagoriana
la prima copertina è fantastica

voto 5/6



pericolo mortale
numeri 310, 311 e 312, testi burattini, disegni ferri
non lo so se si può definire "nolittiano", ma è sicuramente un passo avanti rispetto allo zagor toninelliano, rispetto al medioevo zagoriano...
si fa quasi ammazzare all'inizio, però si riscatta, tra giuramenti, presentimenti e una riflessione finale, tutte cose che rimandono al vero zagor
anche la lunga gag iniziale, a prescindere dal fare ridere o meno, rientra nell'orbita nolittiana, con tempi narrativi "dilatati" (toninelli era più veloce)
anche se in realtà, secondo me, la storia è fatalmente attratta dall'orbita "caponiana", vedi l'inquietante scena con il vedovo indiano e il catafalco
burattini nel solco tracciato da toninelli per quanto riguarda la violenza, vedi il braccio mozzato, la scritta con il sangue, la morte di tomtit, l'acido
la storia è verbosa, ci sono già i "professori", forse non si può parlare ancora di spiegazionismo, ma il linguaggio è forbito, i ragionamenti complessi
le didascalie sono per lo più di "servizio", da quel punto di vista toninelli era molto più nolittiano, erano la sua specialità...
i disegni di ferri sono ottimi, è il ferri anni novanta, più "nervoso", comunque perfetto per l'horror... però i mostri bisi li fa molto meglio...
se devo essere sincero, il collegamento con "zombi a darkwood" è un pò forzato, quelli di burattini sono licantropi o indemoniati
questo comunque non inficia assolutamente sul valore della storia di marolla
perfetta la prima copertina nella sua semplicità

voto 9+



le belve del black river
numeri 313, 314 e 315, testi toninelli, disegni donatelli
nel momento in cui esordiscono boselli e burattini, arriva l'ultimo grande colpo di coda di toninelli, una delle sue vette zagoriane
è anche il miglior donatelli o poco ci manca, non riesce a manterersi "costante" di vignetta in vignetta (ma sono in pochi che ci riescono)
ad esempio la "femme fatale" talvolta è disegnata bene, altre volte è quasi "tarchiata", però è il "concetto" che conta...
è "la marcia della disperazione" toninelliana, dove l'elemento femminile è trattato con ancora più maturità, malizia e tensione
forse è vicino a quel progetto toninelliano di uno zagor "nuovo", di cui parla bonelli nella posta dell'ultimo albo (insieme al dark zagor)
sono innovativi i flashback, che danno vita a uno degli incipit più belli della serie... flashback, passato, donne, toninelli visionario...
zagor è in forma, prende in giro i shoshone, minaccia di spazzarli via come "foglie secche nella tempesta"
non condivido le critiche sul duello, le difficoltà ci possono stare, altrimenti ogni duello finirebbe dopo due vignette
anche cico, all'inizio, si ritaglia un suo spazio divertente, più arrapato del solito, però poi si addormenta come sempre con toninelli
gli indiani sono carne da macello, caratterizzati come al solito dal punto di vista fisico: macchia rossa, dente di lupo con i canini da vampiro
c'è il solito trucco del finto "zagor", le solite belle didascalie, con le pitture di guerra che vengono paragonate a "fiori maligni"
la copertina migliore è la seconda

voto 9+



caccia al lupo
numero 316, testi capone, disegni polese
storia breve ante litteram, sfortunata, la collocazione sulla serie regolare è fatale
una insulsa favoletta con tanto di morale finale, bimbominkia, lupacchiotti e botta in testa
con tutto il rispetto, l'approccio di polese ricorda quello di cubbino e chiomenti
buona la copertina

voto 4



lo spirito del fiume
numeri 316, 317 e 318, testi toninelli, disegni donatelli
sicuramente una delle storie più positive di toninelli, nonostante gli onnipresenti trafficanti, la botta in testa, il colpo di striscio...
toninelli azzecca tutti quegli elementi che devono rendere divertente una storia battertoniana, a partire dalla bella gag con il tovagliolo
il ripescaggio di happy lou, la fugace gag trampy e l'investisette, le visioni e l'uscita di scena del capitano clegg quasi in stile dylan dog...
lorna merita un capitolo a parte, zagor torna a baciare finalmente una donna, c'è la citazione nolittiana da "le jene del mare"
"preferirei affrontare cento osage sul sentiero di guerra" è solo una battuta, perchè alla fine zagor si scioglie un pò...
la cosa più divertente, però, sono le canzoni dei beatles, una "mother nature's son" camuffata (con louisiana al posto di "nature")
e una "in my life" dedicata a zagor, tra l'altro è forse la canzone più bella dei beatles prima maniera o una delle più belle...
le didascalie offrone sempre qualche finezza:"il sangue che fa battere le tempie come tamburi in una danza impazzita"
i disegni sono buoni, con una diversa impostazione delle vignette, su lorna vale quanto detto per lisa garst, manca la continuità...
due ottime copertine

voto 7+



l'abbazia del mistero
numeri 318, 319 e 320, testi burattini, disegni ferri
sale il quoziente intellettivo di zagor, ma anche il tasso di nolittianità, nel basso impero toninelliano rappresenta una novità e un salto di qualità
zagor torna ad essere centrale, risolve lui il mistero, supera prove fisiche importanti, resistendo a ustioni, claustrofobia, apnee disumane
il codice da decifrare è relativamente facile, stupisce più che altro che non ci siano arrivati prima i frati che erano più addentro alla materia...
anche cico torna ai livelli che gli competono, con la classica scena della cripta e quella più insolita in cui fa il divulgatore scientifico...
è il primo giallo burattiniano, però mescolato con molto altro, la caccia al tesoro, l'italia, castel del monte, umberto eco, umberto tozzi...
la vicenda di joe burg è segnata dalla brutalità burattiniana, ma con uno spiraglio di luce (gloria) che alla fine fa commuovere e riflettere...
"anche nolitta"... ma soprattutto ferri, no ferri no party... una prova entusiasmante, a parte qualche vignetta di pepe qua e là
l'abbazia di rose valley è paragonabile a windy cliff, al mulino di "i mercanti di schiavi", la prima quadrupla è estasiante, da incorniciare
bello anche l'inizio con il messaggio scritto con il sangue, bellissima la seconda copertina

voto 9



l'albero sacro
numeri 321 e 322, testi toninelli, disegni donatelli
di positivo ha le gare con i boscaioli, i personaggi, un tenentino terzomondista, un giovane sakem più ragionevole del solito
un wertmann ormai diventato buono che però ispira a cico un incubo con timber bill che lo fa ingozzare con i wurstel
di negativo c'è che cico dorme continuamente, zagor si fa sorprendere in un finale scadente, con i soliti trafficanti...
uno dei quali provvisto di tipico handicap toninelliano: è sordo, riesce a leggere il labiale a centinaia di metri di distanza
disegni nella media, bella la prima copertina nella sua semplicità

voto 5/6



il giorno del riscatto
numeri 322, 323 e 324, testi russo, disegni pepe
solita storia con i trafficanti, le botte in testa, un gialletto insulso in cui si tenta di mescolare le poche carte, peraltro già scoperte
di positivo c'è il "riscatto" degli oneida contro il male zagoriano degli anni ottanta, i "mercanti di veleno"
pepe sfodera i suoi grintosi primi piani di zagor, i suoi indiani, altre cose divertenti come la rissa o le pompe funebri
però brutta la vignetta in cui uno sparo fa saltare un baffo a cico
buona copertina

voto 5/6



il sangue dei cheyenne
numeri 324 e 325, testi burattini, disegni ferri
burattini ha preso la scena più avventurosa di "viaggio nella paura", quella con i pawnee, e ne ha tratto una storiella
aiutata parecchio dai disegni sempre di alto livello del maestro ferri, tra confortevoli tenebre e graziose squaw
sembra quasi una storia dei primi anni sessanta: che ci fanno a darkwood gli skidi, i cheyenne, i bisonti, le grandi praterie?
però zagor è più forte e astuto di quello toninelliano e cico ha un suo spazio (la gag con leonardo e raffaello)
divertente anche zagor che si fa il "ciuffo" per camuffarsi da indiano
burattini ci tiene a specificare che la scure "può stordire o..."
buona la seconda copertina

voto 6+



oro maledetto
numeri 325, 326 e 327, testi capone, disegni gamba e ferri
storia sfortunata, scampata per miracolo a quel "fondo del cassetto" dentro cui è scomparso il ritorno di liberty sam di capone/gamba
i disegni sono il solito disastro, un sacco di vignette rifatte da ferri, le uniche cose sensate sono le occhiaie degli zombi, la spassosa gag finale
l'inizio della storia forse è bruttino, ma è bella l'angoscia di zagor durante l'operazione subita da cico, la veglia al suo capezzale
bella l'atmosfera nella miniera di pegleg, una "peste" medievale che fiacca zagor, una metafora involontaria degli anni ottanta zagoriani...
bella assai la prima copertina

voto 8-



nodo scorsoio
numeri 328 e 329, testi burattini, disegni ferri
mai capito perché questa dovrebbe essere "la peggiore storia di burattini" a detta dello stesso burattini e dei suoi "esegeti"
forse ci sono ragioni nascoste, note solo dagli "addetti ai lavori", cose di cui a me non frega assolutamente nulla...
è un bel "pim pum pam", zero spiegazionismo, un omaggio allo zagor degli albori, con un sacco di piccole trovate
la tortura di rochas sul mulo, il canneto in fiamme, l'orecchino, le teste impagliate, l'ultima bellissima vignetta
zagor sembra tutto un altro personaggio rispetto a quello bolso di toninelli...
la scure di burattini funziona meglio di una falciatrice, mah...
non il miglior ferri ma pur sempre ferri, con un pò di pepe
buona copertina

voto 8-



tragedia a silver town
numeri 329 e 330, testi burattini, disegni donatelli
non mi piacciono queste storie "kenparkeriane" di burattini, tra l'altro è forse lo zagor più "toninelliano" di burattini
prende un sacco di "botte", il solito colpo di striscio, le solite pietrate, non riesce a sollevare il cavallo cadutogli addosso...
però ammetto che c'è della profondità, il dramma familiare con un pizzico di retorica "nolittiana" che non fa mai male
e di spiegazionismo ce n'è ancora poco o nulla... mentre c'è già un accenno di violenza sulle donne...
la scure di burattini, storia dopo storia, inizia a fare di tutto: qui decapita di netto una serpe...
c'è una piccola gag di trampy, che è grasso che cola dopo il medioevo toninelliano....
stile dei disegni ormai superato, però è pur sempre donatelli, con un pò di pepe
buone le copertine

voto 5/6



uomini e belve
numeri 330 e 331, testi capone e queirolo, disegni andreucci
di questa storia mi piacciono soprattutto i disegni che, secondo me, sono già di alto livello, andreucci è uno dei miei preferiti
mi piace l'interpretazione personale di zagor, l'impostazione delle vignette, le scene con il ragazzo selvaggio
comunque si tratta di un passo avanti rispetto alla pessima "caccia al lupo", anche se il genere è lo stesso
zagor si vergogna della sua recente esperienza con il "wendigo", qui riproposto in chiave più credibile...
ottima copertina

voto 6+



un patto infame
numeri 331 e 332, testi vigna, disegni cassaro
sì, è una delle peggiori storie di zagor... uno dei peggiori esordi ancora influenzato da toninelli
con i soliti trafficanti, i soliti indiani avvinazzati, zagor che ancora dice "coyotes"
anche i disegni sono tra i peggiori, bene alcuni volti, anche di zagor, l'aquila
ma è più o meno lo stesso cassaro di sempre
buona solo la copertina

voto 4



il sergente di ferro
numeri 332, 333 e 334, testi toninelli, disegni gamba e pepe
ci sono voluti 30 anni perché storie come "fantasmi" venissero finalmente "sdoganate"
forse un giorno anche una storia folle come "il sergente di ferro" riuscirà ad essere riabilitata...
è una delle cose più epiche mai pensate da toninelli, penalizzata dai disegni rabberciati da pepe
un fortino incassato nella roccia, una mattanza parossistica, cinque uomini contro cento
tra cui alcuni galeotti arruolati non si sa come e il sergente del titolo fatto fuori quasi subito
tre botte in testa, il solito trafficante, il solito bighorn, il solito personaggio handicappato
e per finire un mulo kamikaze... voto quasi sufficiente per l'altissimo tasso "trash"
bella la seconda copertina

voto 5/6



ladro di ombre
numeri 334, 335 e 336, testi boselli, disegni laurenti
esordio metafumettistico, henry summers è l'eddy rufus boselliano/laurentiano: dove nel '61 trovammo cico, ora ci sono fanciulle scalze...
il contesto è quello toninelliano, gli usi e costumi indigeni, però l'avventura è già boselliana, dialoghi guasconi, i primi bimbiminkia
però nel finale non c'è quella concessione alla risata facile come si potrebbe temere: summers viene allontanato dal villaggio...
summers:"scommetto che siete un filosofo" zagor:"dovrei prima sapere cos'è un filosofo"
come andreucci, laurenti sta ancora prendendo le misure, qualche intervento di pepe
copertina che mi è sempre piaciuta poco

voto 7



l'uomo con il fucile
numeri 336, 337 e 338, testi burattini, disegni ferri
il quoziente intellettivo di zagor schizza sempre più in alto, tra deduzioni balistiche e saggi di etologia su capobranchi e civette delle nevi
sorprendono anche gli utilizzi della scure burattiniana, in grado di creare camminamenti sulle montagne e abbattere alberi di trenta piani
ma soprattutto iniziano a fioccare i maltrattamenti alle donne, gli abusi sessuali, i femminicidi e non solo... vengono uccisi un sacco di cani...
anticipa i temi di "darkwood novels", o forse è meglio dire che le "darkwood novels" sono un riepilogo delle puntate precedenti...
burattini, quasi venti anni prima di "zagor:le origini", si fa la sua personale versione di "zagor racconta", un pò più scalognata
in un contesto un pò più manicheista, con un razzismo estremo e una violenza esagerata, come nella successiva "l'indiana bianca"
ma il personaggio principale, bull, è perfettamente nolittiano: nonostante i delitti commessi, non si può che provare empatia per lui
è soprattutto un antipasto della seconda odissea americana per via dell'ambientazione realizzata in modo sublime dal maestro ferri
gli inquietanti "denti di ghiaccio" annunciano l'imminente avventura artica, mentre la citazione di "belve" rinsalda il legame con i classici
in un clima così glaciale, anche dal punto di vista umano, stavolta strappa un sorriso la canzoncina di cico...
"se gelati sono i venti e il ghiaccio cristallino, anche zagor batte i denti e si mette il capottino"
"se la fiamma nel camino per il freddo sembra poca, anche a zagor poverino viene già la pelle d'oca"
prima copertina semplice ma ben fatta, la seconda è più spettacolare

voto 10



la diabolica invenzione
numeri 339, 340 e 341, testi burattini, disegni devescovi
dopo la controversa gestione toninelliana, verybad diventa definitivamente buono, però è un peccato che distrugga tutto...
mi piacerebbe un sequel, troppo divertente questo zagor lillipuziano alle prese con scorpioni, corvi e topi
zagor rincuora cico con una battuta ("adesso sarò il più piccolo dei due"), e cico si spaventa che verybad, esultando, lo stritoli
burattini mette da parte la pipa dell'investigatore per i sigari di nassau e un pò di sano delirio, vedi la scena del toro...
devescovi fa un buon lavoro, ci volevano proprio questo tipo di disegni, puliti e precisi, per rendere al meglio la situazione
con tanti piccoli dettagli (lo zoccolo, il rocchetto, le bottiglie, david niven), una bella quadrupla (quella con il corvo)
due buone copertine, anche se quella scartata con il topo era meglio

voto 9



l'indiana bianca
numeri 341 e 342, testi burattini, disegni ferri
anticipa molti dei temi delle "darkwood novels", la violenza sulle donne, il manicheismo esasperato
paragonandola a "sandy river" si farebbe rivoltare nolitta nella tomba, però la parte "retorica" è la cosa migliore
i personaggi di artiglio d'orso e di occhi di cielo sono buoni, bello l'inizio con il tramonto, le vignette mute
la storia in sè è davvero poca cosa, con un zagor che fa un pò il sapientino sulle banconote false
tipico di burattini: una gag, che peraltro non fa ridere, finisce in tragedia
però è meglio di niente, visto che toninelli trascurava cico...
ferri anni novanta, più veloce ma comunque evocativo
due buone copertine

voto 6



gli invasati
numeri 343 e 344, testi burattini, disegni donatelli
piccola storia che parte benino nel primo albo, con scene inquietanti, I kristofferson che impazziscono, un'epidemia "marolliana"
poi, man mano, il tutto si sgonfia miseramente, con un von axel a metà tra kandrax e thunderman, con le mani palmate
i pigmei, così ben realizzati dal bistrattato gamba, in pratica non si vedono, però donatelli appare in forma (bello il falco pellegrino)
zagor ha ancora gli incubi come nell'interregno sclaviano o negli anni ottanta e si prende pure due botte in testa...
due buone copertine

voto 6+

CONTINUA...


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Kramer76
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MessaggioInviato: Sab Dic 26, 2020 11:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

ZAGOR IZ BACK

Volume 8



l'esploratore scomparso
numeri 345, 346, 347 e 348, testi boselli, disegni marcello
quanto è importante questa storia, prima che bella? bonelli era pronto a chiudere zagor se boselli non avesse scritto questa storia...
il rilancio di zagor nasce anche dal dialogo con i lettori... si riscatta, quindi, anche il "popolo" zagoriano, dopo il ridicolo referendum del 1981...
fino all'incontro tra zagor e rochas, quindi per circa due albi e mezzo, la storia è un capolavoro, mentre la parte finale, onestamente, non è da "10"
nat murdo è un buon personaggio, funzionale alla storia, ma non è paragonabile ai grandi personaggi nolittiani e boselli lo coccola troppo...
secondo me ci sarebbe stato bene un finale "definitivo" con un duello rusticano tra murdo e fraser, la morte apparente di murdo...
così il ritorno di murdo in scozia sarebbe stato più coerente, epurato da tutte le brutalità commesse in giro per l'america...
però è inutile fare raffronti con i capolavori nolittiani, bisogna stabilire nuovi "standard", l'ambientazione in sè stessa ha un ruolo fondamentale
i disegni di marcello mozzano il fiato in certi punti: la tempesta, gli iceberg, l'isola di re guglielmo, la nave conservata dentro la sfinge di ghiaccio
altri elementi fondamentali sono le mappe, la narrazione "epistolare" di fishleg e le canzoni: "blood red roses", "the white cockade"
per questa sua cura dell'ambientazione, la nuova odissea ricorda, paradossalmente, il tentativo di toninelli in "viaggio nella paura"
ma c'è comunque tanta epica, zagor cieco, i dialoghi, i personaggi (bellissima lady emma), il ritorno di cico sui livelli che gli competono
fa ridere quando cerca di comunicare con akutan che lo scambia per il figlio del dio gabbiano e gli offre del pesce crudo
su cico ci sarebbe da fare un discorso a parte, perché boselli rifugge dalle gag classiche, ma per me è il più bravo dopo castelli e nolitta...
la prima copertina è il manifesto del rinascimento zagoriano, quattro copertine ben fatte, anche se ferri ha fatto di meglio...
CLASSICO

voto 10



alaska!
numeri 348, 349 e 350, testi boselli, disegni laurenti
anche questa ha qualche "trait d'union" con toninelli: gli indiani baffuti e schiavisti, la cura dei dettagli, il raduno, le usanze, il comportamento
la storia è buona, con un'ambientazione che, inevitabilmente, ricorda quella di "agli ordini dello zar", ma laurenti fa meglio di donatelli...
ci sono particolari molto belli: i totem aleutini, gli edifici dei tlingit, la guglia ortodossa di san michele, ovviamente anya e la principessa nadia...
bello anche lo stratagemma pittorico di summers, mentre lo zagor di laurenti è ancora poco definito, c'è anche qualche primo piano ferriano...
fa ridere (e potrebbe far discutere) il passaggio in cui zagor si vanta di aver incontrato manito, con sotto la nota dell'autore:"tutto vero..."
murdo si macchia di una strage efferata e razzista, uccide anche un bambino... ma il problema sono le "coccole" di boselli, i sorrisi di zagor...
altre due copertine "normali", ferri sa fare di meglio... strano, il secondo albo è di qualche millimetro più piccolo del normale...

voto 9-



i pirati del drago
numeri 350, 351 e 352, testi burattini, disegni ferri
versione burattiniana della nolittiana "ombre", nel confronto bisogna considerare anche i disegni di ferri, tipicamente anni novanta
le scene d'azione sono un pò goffe e caotiche, i disegni migliori coincidono giocoforza con la parte migliore della storia, quella centrale
con la carismatica entrata in scena di chung khan alias "drago giallo", l'isola delle nebbie, la tortura, il gioco di sguardi tra zagor e il drago
l'isola dei lebbrosi, con il delicato personaggio di lin huo e uno spettacolare salto nel vuoto... dopodiché la storia si fa molto meno epica...
con burattini c'è sempre qualche intrigo da dipanare, il finale è abbastanza frettoloso, però bello il particolare della tabacchiera dello zar
comunque il drago giallo è uno dei migliori cattivi del periodo, cattivissimo, più tradizionale rispetto allo schizofrenico murdo...
stupenda la seconda copertina, buona anche la prima con un clamoroso difetto di stampa (almeno la mia copia)
la quarta di copertina del secondo albo invece è in un insolito rosso

voto 9



bandidos!
numeri 353 e 354, testi boselli, disegni della monica
buona storia, uno spaghetti western con il bimbominkia, un superbimbominkia che ruba la scena a tutti, soprattutto a zagor...
uno "zagorino" metafumettistico, un omaggio alla parte più fanciullesca del lettore: cico racconta le storie di hellingen ai bambini...
storia giocosa ma con un piccolo dettaglio (la pedofilia) che non si era mai visto su zagor, nemmeno burattini oserà tanto...
murdo è uno "zelig" del crimine, diventa superpistolero e acquisisce anche tutto il lessico tipico ("belzebù","inferno", "piombo", "scorpioni")
tortura cico, ma soprattutto uccide due inermi locandieri, ci può stare in questo tipo di storia, ma è una gigantesca incongruenza a posteriori
a me i disegni di della monica piacciono fin da questa storia, anche se è vero che saprà fare molto meglio nei decenni successivi
divertente il poncho di zagor con tanto di simbolo aquilino
molto bella la prima copertina

voto 8-



le sette città di cibola
numeri 355, 356 e 357, testi boselli, disegni chiarolla
tex, per fortuna, appare solo alla fine: divertente il finale con le tavolette dei navajo che profetizzano l'avvento di aquila della notte...
anche tutto l'ambaradam atlantideo e la presunta "predestinazione" di zagor rimangono sullo sfondo oppure assumono contorni "grotteschi"
vedi lo "scolapasta" e la realtà virtuale, l'insistenza dello sciamano, l'ologramma di pahana accolto a pistolettate mentre parla di "peace & love"
i "padri nobili" di questo capolavoro sono altri: indiana jones, paperino, chiarolla... bisogna sapere entrare nel mondo di chiarolla...
bisogna accettare qualche vignetta venuta male, qua e là... una volta che ci si riesce, scatta la scintilla verso questo "artista"
la graziosa e fiera shumawi è soltanto la ciliegina sulla torta di un grande lavoro che non è nemmeno il migliore di chiarolla...
le città sono una più bella dell'altra: le mie preferite sono la "città del sole" e quella del "vento", la "città nera" con mazinga
ma meritano di essere menzionate anche le altre: la "città del cielo" con il pueblo, "la città che trema", la "città d'acqua", "la città rossa"
da segnalare anche la scure disegnata da chiarolla che è diversa, ha due lacci divaricati e diventa flessibile durante il lancio
che ci troviamo di fronte a un capolavoro lo si intuisce anche dal primo albo, dall'inizio con la traversata della valle della morte
l'apparizione psichedelica degli spiriti nuvola, il risveglio in mezzo a tutti quei "ricami", i costumi "carnevaleschi" degli hopi, le gag di cico
personaggi e dialoghi all'altezza della situazione, a sorpresa e per fortuna cico non fa battute sui suoi avi conquistadores...
meravigliosa la seconda copertina, la prima è a suo modo "storica" con lo zagor di pepe
pepe è molto presente nella storia, ha rifatto parecchi volti di zagor...
CAPOLAVORO

voto 10



la strega della sierra
numeri 357, 358 e 359, testi boselli e burattini, disegni torricelli
è un "filler" tutto sommato accettabile, i disegni in alcuni punti sono buoni, vedi l'antro infernale della strega
torricelli da applaudire soprattutto perché si è ormai distaccato dal ruolo di semplice imitatore di ferri...
certo, è strano passare da "cibola" a questa storia, da boselli a burattini, dalla "diablera" yaska al fantasy di diablar...
in particolare, nakai e shumavi acquisiscono il tipico linguaggio forbito di burattini, e perdono qualcosa in termini di verve
poi la shumavi di torricelli, messa al confronto con quella di chiarolla... è una partita persa in partenza...
simpatico il finale, simile a quello di "incubi", in cui il vecchio navajo racconta ai bambini le storie di zagor...
buona copertina

voto 6



sangue apache
numeri 359, 360 e 361, testi burattini, disegni cassaro
altre tracce toninelliane nella seconda odissea americana: ci sono i trafficanti, i cacciatori di scalpi, le botte in testa...
zagor combina poco in questa che potrebbe essere la "sandy river" burattiniana, purtroppo penalizzata dai disegni...
sì, forse è la migliore di cassaro, c'è una maggiore precisione, qualche intervento di pepe, ma non mi piace lo stesso...
non è quel tipo di disegni che ci si aspetta da un'operazione di "rilancio", ecco... meglio farla disegnare a donatelli...
peccato, perché la storia è buona, impreziosita dalla presenza dei parenti di cico e da un grande finale degno di nolitta
bello anche il particolare della lingua mozzata al neonato, la "m" tatuata sul petto, zagor in poncho e sombrero...
bella la prima copertina, stupenda la seconda

voto 8



comancheros
numeri 362, 363 e 364, testi boselli, disegni andreucci
il personaggio di el diablo è geniale (avvertite pelù), tiene da solo la scena con le sue frasi ad effetto, come lupo grigio
anche lo stesso digging bill, rilanciato da boselli che gli affianca un piccolo caratterista e gli fa scoprire il suo primo tesoro
uno scenario texiano se non addirittura toninelliano (i comancheros sono sostanzialmente dei trafficanti)
ma mi piace il modo in cui boselli è riuscito a scrivere una storia "zagoriana", con cose da zagor, non da tex....
anche negli aspetti apparentemente più "fanciulleschi", ad esempio nel tormentone dei "fratelli di sangue"
con lupo grigio che alla fine invita anche zagor: "la mia vena è già aperta", come a dire "già che ci siamo..."
oppure l'imbarazzante siparietto con i rangers che sfottono zagor per le sue avventure con vampiri e druidi...
oppure i continui inviti a zagor per rimanere in texas e arruolarsi nei rangers... cross over permettendo...
di adam cran mi ha colpito il classico momento musicale: la canzone è "barbara allen", ma con l'attacco di "the butcher boy"
belle le acrobazie equestri dei comanche, bello l'assedio notturno sulla collina, con il trucco delle frecce incendiarie
altri particolari simpatici: la mappa nella fusciacca, la password "gli avvoltoio hanno fame", cico scatenato ballerino
e la brutta fine riservata a sharp e gunny che sembrano i pepe e stiletto del rinascimento zagoriano...
insomma, grande storia praticamente perfetta, disegni eccellenti di uno dei miei disegnatori preferiti, che volere di più?
forse zagor è un pò troppo "comprimario", ma è il prezzo da pagare in questo genere di avventura "romanzesca"
bella la seconda copertina
CLASSICO

voto 10



la locanda degli impiccati
numero 365, testi boselli, disegni ferri
un piccolo episodio umoristico come solo nolitta li sapeva fare, funziona tutto quello che deve funzionare
innanzitutto i disegni di ferri, la "venta quemada" è molto bella, sulla scia dell'abbazia di rose valley e di altre "case" ferriane
poi i "deplano y matamoros" costituiscono una valida alternativa sivigliana ai sullivan, dovrebbero tornare più spesso
finalmente cico riesce a rimorchiare, mentre un imbarazzato zagor respinge gli assalti di una graziosa squaw kiowa
"fiore della prateria è ancora giovane e cerca guerriero forte, uno come te", risposta di zagor:"ah!"
"fa conto di avere al fianco un uomo, almeno finchè dura la battaglia, poi ricordati che sono una ragazza"
fatima, zobeide e pamina parlano come qui, quo, qua ma le vediamo anche in mutandine mentre si cambiano d'abito
uno dei fratelli sangriento, tra l'altro, mette la mano sulla tetta a una di loro...
è un piccolo assaggio della tempesta ormonale di "vendetta vudu"
buona copertina

voto 7



vendetta vudu
numeri 366 e 367, testi boselli, disegni laurenti
"l'esploratore scomparso" e "le sette città di cibola" sono storie zagoriane tutto sommato "tradizionali"
già con "comancheros" si inizia a vedere qualcosa di diverso, una storia più corale, quasi un piccolo romanzo...
"vendetta vudu" sperimenta in un'altra direzione, è una storia da "zagor special", con un ritmo tambureggiante, due albi e basta
anche nelle tematiche: l'esplosione della femminilità, la morte di zagor, patrick wilding, damballah, i demoni, le dimensioni
per queste ragioni, sostanziali o puramente "formali", non si può paragonare "vendetta vudu" agli horror di nolitta
è qualcosa di nuovo, è una storia provocatoria, è normale che anche zagor si adegui, più ironico e intraprendente del solito
spero che prima o poi a qualcuno venga di mente di fare una versione erotica di questa storia, troppo ghiotta l'occasione
le due protagoniste danno spettacolo, vedi la scena dei tarocchi, la "dottoressa" laveau, l'incubo guineano, la catena "bondage"
divertente anche l'estremo saluto di gambit, cico e marie, la larvata gelosia di cico nel finale e la letterina di gambit
mentre un'orchestrina intona "allons a lafayette" con "madame laveau" al posto di "madame comeaux"
comunque il salto di qualità di laurenti lo si vede già a partire dalla prima vignetta, la sequenza iniziale nel cimitero
curiosi i riferimenti al fumetto nero italiano nel personaggio di criminel o nel costume di capitan zombi
il legame con il passato è abbastanza labile, guedé danseur è disegnato in modo minuscolo, manco si vede...
la liberazione di maitre carrefour, come concetto, ricorda l'invocazione burattiniana del wendigo...
ma senza le sovrastrutture teoriche e gli eccessi di quella che oggi chiamiamo "deriva fantasy"
damballah è una versione africana di rakum, con tanto di armi magiche...
da ricordare, nel primo albo, lo spazio dedicato alla morte di donatelli
buone copertine, anche nella seconda zagor è brutto
CAPOLAVORO

voto 10



liberty sam
numeri 368 e 369, testi burattini, disegni ferri
la storia è accettabile, ha delle cose interessanti, il progetto di liberty sam, il bel personaggio di rebecca, il ribaltamento di "le jene del mare"
momenti di grande atmosfera "ferriana" come appunto il finale con il faro oppure la fuga dalla piantagione sotto la pioggia
però la storia ha un doppio, paradossale, difetto: da una parte, va tutto troppo liscio... dall'altra parte, la sintassi risulta troppo complessa...
zagor si finge schiavista, dice un sacco di "muso nero", "amico color carbone", però non nasconde il simbolo da supereroe....
con il flashback di "libertà o morte" burattini riapre una ferita, umanamente avrei preferito che almeno donne e bambini si salvassero
copertine normali

voto 7-



la paura corre sul fiume
numeri 370 e 371, testi colombo, disegni della monica
grande storia, piccolo gioiello, anche qua evitiamo confronti con il passato, è una storia moderna, con il ritmo di "vendetta vudu"
però la metterei a metà tra i due filoni, "humour" e "pulp", soprattutto il primo, per via dei caratteristi, delle battute, delle gag
tipo quella con cico che ripensa alle sue conquiste amorose (tutte racchie), zagor che sbircia le carte del milord e viene insultato
soprattutto quella con cico che canta, insieme a fats domino e altri, "whiskey leave me alone" come kirk douglas in "il grande cielo"
memorabile il personaggio di "tris di sette", bello anche il personaggio del "colonnello", con le sue carte d'acciaio
la storia è un sorprendente incrocio tra zagor, dylan dog e mister no, un peccato che colombo si sia visto così poco
disegni ottimi, ricchi di particolari, con un cico espressivo, una gambit che non sfigura al confronto con quella laurentiana
allusiva la scena in cui gambit afferra la scure di zagor, simpatico il finale con i protagonisti che immaginano il futuro assieme
i giocatori hanno tutti un aspetto particolare, famoso il cameo di bonelli e canzio, massivo l'uso dei retini
splendida la prima copertina

voto 9



la terra dei cherokee
numeri 372 e 373, testi burattini, disegni chiarolla
a differenza di sangue apache qui i disegni sono ottimi, un chiarolla più "libero" rispetto a cibola,prendendosi dei rischi
la scena della rissa è un pò troppo caotica, mentre satko e zagor sono spesso disegnati troppo uguali, vari interventi di pepe
bello invece il cofanetto con dentro il documento con il sigillo di giorgio ii, l'aneddoto su attakullaculla, l'alfabeto di sequoya
divertente la scena del processo, habitat naturale dei burattinismi, con zagor che irrompe e si becca un'ammenda di 50 dollari
il valore educativo è più importante della storia in sé, la storia dei cherokee viene affrontata con ricchezza di particolari
satko ha una commozione cerebrale, però trova la forza per una lectio magistralis sull'indipendentismo cherokee
zagor tutto contento perde tempo da sequoya, mentre linda e skip vengono presi in ostaggio e cico ammazzato di botte...
lo spiegazionismo affiora anche nelle ricostruzioni reiterate del piano del cattivo boss....
il linguaggio però è abbastanza colorito, gergale: "hanno gonfiato il pelo come due gatti"
zagor che dice "messer belzebù" e "le galere di satanasso" fa subito pensare a toninelli
due splendide copertine

voto 8



il figlio perduto
numeri 374 e 375, testi burattini, disegni donatelli
storia noiosetta, deprimente, povertà, malattia, usura, disgrazie a ripetizione, un corpo estraneo in questa seconda odissea
però la rivaluto, per essere un giallo burattiniano c'è poco spiegazionismo, a parte lo spiegone finale e i dettagli sulla gittata della doppietta
si punta sulla malinconia kenparkeriana, con molte vignette mute, flashback, vari dettagli che rimandano al periodo donatelliano/toninelliano
le sei dita, l'indiano guercio, la fascia bollita usata come disinfettante, l'inatteso suicidio nel finale e il controfinale con contrappasso
mancano le botte in testa e il linguaggio toninelliano, addirittura il capo degli indiani dice "miei bravi..."
ottima la seconda copertina

voto 6-



ombre su darkwood
numeri 376, 377, 378 e 379, testi boselli, disegni ferri
su questa storia devo purtroppo operare una vera e propria "inversione a u", l'ho sempre difesa, mi divertiva, adesso non più
riletta, anche alla luce di certi disastri odierni, l'ho ritrovata per lo più brutta, talvolta imbarazzante, quel che è peggio nociva
bisogna che tutti ci mettiamo attorno a un tavolo e chiediamo scusa a burattini e a chiaverotti, perchè boselli ha fatto di peggio...
dopo aver rilanciato zagor, boselli impazzisce e distrugge hellingen, dissacra ben stevens e il "ritorno a darkwood" un genere a parte
"incubi" era una storia di zagor, "ombre su darkwood" è già qualcos'altro, boselli ha fatto tutto di testa sua, sclavi non centra nulla
è stato un errore traslocare wendigo sulla serie regolare e, peggio ancora, nella saga di hellingen, sugli speciali era diverso
qualcuno doveva fermare boselli, doveva dirgli:"scusa, ma cosa stai combinando? ma chi te lo fa fare, lascia perdere"
bisogna dare atto a burattini per aver ridato un minimo di credibilità a un nemico raso al suolo, sodomizzato dai "demoni minori"
ricorda il kandrax di nicolai, con espressioni ridicole come "caro ex-nemico", "mio affezionato avversario","nemico del mio cuore"
altre cose imbarazzanti: i centauri, la zuccherosa liya, il modo idiota in cui si fa fregare hellingen da poe, l'iperspazio, il corvo
peccato, perché sono mischiate a vere e proprie perle che avrebbero meritato maggior fortuna o una diversa collocazione
vedere "la morte rossa" o "il pozzo e il pendolo" disegnati da ferri è un sogno che si avvera, mi piace anche la parte con puppetmaster
ma c'è lo stesso problema del maxi "racconti da altrove": ma che cosa centra questo delirio fantascientifico con edgar allan poe?
non contesto invece la struttura a "videogame", che è un modo come un altro per scrivere una storia di zagor...
in mezzo a tutto 'sto casino anche ferri perde la bussola in qualche momento: tonka senza trecce, rochas con i baffi
pagina 17, quarta vignetta, una delle vignette più omosessuali di sempre....
nell'episodio dell'uomo della folla viene citata la norma di bellini
copertine buone, la prima è ottima

voto 5/6



i misteri di redstone
numeri 380 e 381, testi casanova, disegni cassaro
dopo l'esagerato boselli, esordio del misterioso casanova all'insegna del minimalismo toninelliano
un episodio minore del passato di zagor, i cattivi da operetta, l'azienda di sementi, romanticismo appena accennato
giallo senza burattinismi, con un finale tragico, però la signora warton appare un pò troppo posata...
i disegni non mi piacciono, ci sono diversi interventi di pepe, la madre sembra avere la stessa età della figlia
bisogna però dire i primi piani di zagor sono tra i più belli e personali di questo nuovo corso, bellina anche elettra
la scure è quasi come quella di chiarolla, tre lacci divaricati l'uno dall'altro invece di due...
citazioni cinematografiche, psycho, la testa di cavallo del padrino
due copertine splendide, tra le migliori del periodo

voto 5/6



l'uomo dipinto
numeri 382 e 383, testi pelò, disegni torricelli
storia vetusta, però esagerata come "ombre su darkwood" con il joker nella parte di iron man, un cross over impazzito
e tutta una serie di invenzioni da far sbiancare hellingen e verybad: il paracadute, i robot, il dirigibile, le camere a gas
che poi uno si chiede: ma con tutto questa potenza di fuoco più i militari corrotti, a che serve manovrare gli indiani?
per non farci mancare niente anche un castello come quelli della loira in piena darkwood, l'armonium con orchestrofono
strampalati anche i nomi: skondlerwitz, babbenblain, coniglio possente.. e il titolo ambiguo "l'uccello di fuoco"....
i disegni sono tutto sommato discreti soprattutto negli esterni e negli interni del castello
copertine normali

voto 5+



l'eredità fitzmayer
numeri 384 e 385, testi casanova, disegni pesce
una versione scollacciata di "il buono e il cattivo", in piena sintonia con il nuovo corso di boselli, laurenti, eccetera...
pesce si diverte a "svestire" la misandrica riannon e l'aristocratica elizabeth, ma questo disegnatore non è solo "gnocca"
è tanto dinamismo e vari particolari pittoreschi, il "francese", i gauchos, la foggia dei vestiti, la chiave, la mongolfiera
come nelle storie di boselli zagor è abbastanza secondario, gli enigmi sono senza burattinismi, tra i trabocchetti compare mosé
altra connessione con boselli è l'aspetto musicale: "the song of wandering aengus", in realtà, è una poesia di yeats
inoltre il francese legge "le avventure di gordon pym" che poe ha ultimato durante "ombre su darkwood"
su un punto pesce è ancora abbastanza indeciso, il volto di zagor che insegue troppo la "posa" ferriana
buone copertine

voto 7



il terrore dal mare
numeri 386, 387 e 388, testi boselli, disegni andreucci
capolavoro da top ten zagoriana, anche per i disegni, è uno dei miei disegnatori preferiti, se la gioca tranquillamente con ferri per me
storia ormai esportata in tutto il mondo in diverse lingue, in italia invece ci tocca l'ennesima riedizione di "zagor contro il vampiro"
accanto al vampiro, alla mummia, all'uomo lupo, al mostro della laguna, agli zombi, ci stanno sicuramente questi uomini pesce
e la triade hellingen, kandrax, rakosi dovrebbe essere allargata al gigantesco barone wolfingham, il vincent price zagoriano
sarà un caso, ma nessuno ha ancora avuto il coraggio di farlo tornare... oppure è boselli che non ha dato il permesso...
protagonista di grandi sequenze: la corriera, la chiesa, il covo sulla scogliera, il salto nel vuoto, i primi segni del contagio...
con cain e la defunta baronessa wolfingham forma un triangolo potente, da horror puro, tra malefici, tradimenti e sacrifici
c'è così tanto materiale da meritare ben più di tre albi, ci vorrebbe una miniserie prequel:"wolfingham le origini" o "cain le origini"
con cain che insegue wolfingham in giro per il mondo, londra, praga, i carpazi, il deserto del gobi... si scriverebbe da sola...
cain, tutto sommato, è un simpatico mentecatto, fantastico il prologo africano (si vede una tetta di marada, quasi senza capezzolo però)
fantastico anche lo scontro con zagor alla locanda dei "sette vizi capitali", con cain che sarebbe pronto a uccidere due bambini...
mi fa ridere vederlo, in flashback, nei panni di un tranquillo pescivendolo... grande anche la sua uscita di scena con il kraken...
l'ambientazione, come si può intuire, è delle migliori: l'apocalittica port whale, la scogliera, i sargassi, phobos e deimos, la nave fortificata...
se fosse un film vincerebbe l'oscar anche per i migliori dialoghi (romanzeschi), gli effetti speciali (la puzza) e il miglior sonoro (le urla)
altrove ha un ruolo tutto sommato marginale, ma in questo "pim pum pam" corale c'è gloria per tutti, il lanciafiamme è divertente
stupenda la prima copertina, anche la terza è bella
CAPOLAVORO

voto 10



il clan delle isole
numeri 389, 390 e 391, testi boselli, disegni laurenti
dopo "comancheros" un altro romanzone boselliano in cui zagor e cico sono due comprimari in mezzo a tanti altri e il protagonista è murdo
ci sono pregi e difetti, ma i primi fanno sorvolare (o quasi) sui secondi, alla fine uno si è ormai affezionato a queste storie, c'è l'effetto nostalgia...
la storia è un ottimo mix tra romanzo, approfondimenti e questioni sociali... mi piace soprattutto l'elemento romanzesco...
le maschere da "fantasma dell'opera" o da carnevale di venezia, l'affetto morboso tra i due cugini, la bellezza principesca di lady emma
bellissima l'ambientazione, i castelli, le torri, i temporali, l'effetto "nebbia", le scogliere delle ebridi, i monoliti di callanish, i costumi tipici
interessanti alcuni riferimenti storici: l'odio per le pecore, la deportazione in tasmania, fraser, i patrioti italiani e la regina vittoria
come di consueto, molta attenzione sull'aspetto musicale, vengono suonate "leezie lindsay", "a man's a man for a' that", "bonnie charlie"
murdo, in tutto questo, ci sguazza alla grande... boselli addirittura gli ribalta il quadro, gli serve sul piatto d'argento un nuovo dualismo
alan grant delinque per brama di potere, il buon murdo invece no, lui lo fa per amore e per riscatto sociale, cuore di nonna...
mal si concilia con le stragi commesse in "alaska" e "bandidos", un ragazzino indiano stecchito, due peones fatti fuori a sangue freddo...
sgradevoli i sorrisini complici di zagor, siamo alla presa per il culo:"se scoprirò che hai ricominciato a far del male, ripasserò l'oceano..."
in questo ordine di difetti si inserisce anche il comportamento un pò troppo infantile durante i combattimenti...
poi anche ramath che si tiene in contatto con tutti con il pensiero, manco con il telefonino...
piccolo accenno alla predestinazione di zagor, etichettato come "eterno campione"
ottime copertine

voto 9



il mistero dell'unicorno
numeri 392, 393 e 394, testi burattini, disegni chiarolla
rispetto a "le sette città di cibola" le conversazioni su atlantide iniziano a farsi sempre più professorali, ma è inevitabile con burattini...
i baloon sono strapieni, zagor fa una piccola lezioncina sulla storia di boston, c'è perfino il giallo con tanto di spiegone
ma è comunque una delle migliori storie del periodo e non solo, troppo appassionanti gli argomenti, troppo belli gli scenari
geniale l'idea delle armi di distruzione di massa a forma di uova, suggestivi i flashback con l'unicorno, l'epidemia, il sacrificio del capitano penn
weiss tiene abbastanza la scena, anche se il modo in cui perde la mano è un pò banale, tipicamente burattiniano (violenza sulle donne)
ma poi, opinione mia personale, era proprio indispensabile uccidere tutti quei poveri eschimesi, maledetto sadico?
la sorpresa della storia è felix, uno dei migliori personaggi di burattini, tra chaplin e spielberg, uno se lo sarebbe aspettato da boselli...
fa ridere come è disegnato, un soldo di cacio che riesce a fregare zagor due volte, nonostante una paternale, oscura un pò cico ma pazienza
honest joe è già un pò più incisivo rispetto all'apparizione precedente, in quella che ormai è diventata una staffetta con fishleg
a differenza di tante storie recenti, qui il finale è ottimo, con la mongolfiera e il sacrificio di van dicke...
anche zagor sarebbe pronto ad "andare a morire da solo, come fanno gli eschimese", qualora iniziasse a ricoprirsi di pustole...
nel finale zagor rassicura tutti, il ghiaccio terrà al sicuro le armi, ma ve lo immaginate oggi, con il disgelo...?
curiose alcune esclamazioni, oltre ai "capperi" di felix, anche il "san crispino" del barcaiolo....
i disegni sono eccelsi, chiarolla sempre meglio:i bassifondi di boston, il mare in tempesta, la piramide maya, la caccia alla balena
specializzato nelle bellezze femminili quasi quanto nei bambini, oltre a felix c'è il piccolo eschimese sopravvissuto alla furia burattiniana
stupenda anche la "copertina" di chiarolla del darkwood monitor, ispirata proprio da questa storia credo, con il suo bel zagor capellone
ferri non è da meno, fantastiche le prime due copertine
CLASSICO

voto 10



il diabolico mortimer
numeri 394, 395 e 396, testi burattini, disegni ferri
uscito finalmente di scena il murdo originale, burattini si fa il suo "murdo" personale da coccolare, ma per fortuna è cattivo e basta
capace di tenere la scena da solo, di farsi beffe di tutti, anche di zagor che ammicca:"è l'unico avversario che non ho mai incontrato"
la parte più divertente è quella con il mamba, ma anche quella in cui riesce a prevedere le mosse di pollack, dopo il furto della tabacchiera
simpatico anche il reverendo latimer che va in giro con un diabolico bastone con la testa di lupo, però sbaglia citazione
non sembra un errore di stampa, c'è scritto "libro dei poveri" invece di "libro dei proverbi, ahiahiai moreno....
il suo trucco, restare sotto traccia e far fare tutto a rabbit, gli permette di sfangarla ma manda a monte la sua rapina
in effetti è strano che un individuo così machiavellico se ne vada in giro facendosi vedere con questo brutto ceffo dal labbro leporino
rabbit osservando i dipinti di sybil dice:"se fosse la mia donna, saprei io come farle passare il tempo..."
mortimer è circondato da un sacco di questi "mostri" dei bassifondi, una carrellata toninelliana di sgorbi, il gobbo, il nano, il fagiolone
come canta cico:"a new york son così tanti gli assassini dei passanti che gli tocca a ogni aggressione fare a turno e a rotazione"
sybil è una deliziosa eccezione, una delle tante perle ferriane, un ferri tipicamente anni novanta, a suo agio nelle tante scene notturne
sempre ottima la presenza di lapalette, il mio caratterista preferito, spassosa la scena dell'evasione, con lui e zagor travestiti da secondini
zagor viene manganellato di brutto da malcovich, e gli esce fuori qualche vocabolo strano:"sbirro", "giuggioloni", "sganassoni"
lo spiegazionismo è incistato in una storia del genere, quasi non si sente, il finale è veloce e senza tanti fronzoli
altre due fantastiche copertine, un periodo di grande ispirazione per ferri

voto 10



vampyr
numeri 397, 398 e 399, testi boselli, disegni della monica
viene da ripetere quanto detto per "il clan delle isole", ci sono pregi e difetti, ma alla fine vincono i primi, l'affetto, la nostalgia per queste storie
storia di rottura rispetto al passato come "ombre su darkwood", si inizia a parlare senza tanti giri di parole di mostri, magia, "energie psichiche"
rakosi subisce quasi la stessa parabola discendente di hellingen e del kandrax di nicolai, tanto da usare verbi non consoni come "sbatacchiare"
sono parole che non mi aspetterei mai da un vampiro, nè tantomeno da un barone... è un arcivampiro imbolsito, crepuscolare
abbastanza ridicolo il personaggio della signora fairchild, la vecchia pazza che rakosi si tiene in casa come badante
ma alla fine si viene comunque conquistati dal tono affabulatorio di boselli e dalla sua passione per la materia...
questa storia si colloca a metà strada tra dampyr e il bel dossier sui vampiri scritto da boselli nell'almanacco della paura del 1993
la casa di korasi è tappezzata da aglio e libri sull'argomento, "trattato sui vampiri e le apparizioni di ungheria e moravia" di augustin calmet
"de incorruptione cadaverum", "dissertazione sopra i vampiri" giuseppe davanzale, "histoire des vampires" di collin de plancy
se in "ombre su darkwood" c'era l'insopportabile wendigo, qui invece ci sono la baronessa e la contessa (avvertite ruggeri)
quest'ultima sbarca sulla nave "lady godiva", non ancora ai livelli dei capitoli successivi, comunque affascinante (il ritratto del bronzino a firenze)
la redenzione per lei è più credibile che in murdo, in quanto femmina dannata, quindi lunatica e manipolatrice per natura
frida bellissima nella versione dellamonichiana, alle prese con incubi molto ben realizzati e con il chiodo fisso di zagor...
la vediamo finalmente nella capanna, si struscia per errore sul letto di cico, rivela il segreto di pulcinella:quella notte, sul fiume, hanno fatto sesso
i dialoghi di zagor sono abbastanza strani, con un fiorire insolito di "amore mio", "la mia frida", però visto che si tratta di frida, ci sta...
il gelosissimo cico, alla fine, tira un sospiro di sollievo:"quella donna era più pericolosa di hellingen e rakosi..."
da segnalare, quasi oscurato in tutto questo romanzone, l'immancabile bimbominkia, imre:"ho ucciso un vampiro, hurrah!"
i disegni di questa storia sono stati criticati, a me sembrano mediamente molto belli, nello stesso stile minuzioso delle storie con rauch
bello il prologo europeo, il particolare del lampione, i cavalli, poi la ghost town carbonifera, e a me piace anche la sua versione di rakosi
i personaggi arrossiscono come nei manga, ma l'unico vero difetto sono i lupi mannari, disegnati maluccio effettivamente...
copertine buone, soprattutto la seconda, ma la copertina di darkwood monitor ispirata alla storia è molto più bella....

voto 9



il ponte dell'arcobaleno
numero 400, testi boselli, disegni ferri
come il fantasy sarebbe dovuto rimanere confinato sugli speciali, anche il numero 400 sarebbe dovuto rimanere confinato al numero 400
un errore inserire la riappacificazione tra zagor e il padre nella continuity e a considerarla come una cosa reale, e non come un fatto "mentale"
che poi è anche il difetto di questa storia: era meglio focalizzarsi sul "viaggio" di zagor e basta, invece di tutto 'sto ridicolo delirio fantasy
che centrano la strega velina, i demoni, zagor morto e risorto, i fratelli di kinsky? meglio i parenti di fitzy tirati fuori da toninelli in "acqua di fuoco"....
il messaggio è molto positivo ed edificante, zagor fa pace con il suo passato, non nasconde più il ritratto, cico che lo omaggia cantando molly malone
i colpevoli vengono perdonati e trovano la pace accanto alle loro vittime in paradiso... però, boh... forse sono io che non sono pronto ad accettarlo...
mohican jack era affascinante, ma era pur sempre un assassino... uno che si firmava con il sangue delle vittime, come un serial killer...
c'è da dire che, qui, il padre di zagor motiva ancora le sue azioni con l'odio e l'ambizione... insomma, burattini ha le sue responsabilità...
ha annacquato boselli che, prima di lui, aveva annacquato "zagor racconta", oggi mike wilding è praticamente un santarellino...
grandi disegni e grande copertina, comunque, forse l'unica cosa che conta in questo genere di albi?

voto 5/6

FINE.


Ultima modifica di Kramer76 il Mer Ott 27, 2021 11:57 am, modificato 41 volte in totale
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Kramer76
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MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2020 12:06 am    Oggetto: Rispondi citando

top ten di questa quarta centuria

1. IL TERRORE DAL MARE
2. LE SETTE CITTA' DI CIBOLA
3. L'ESPLORATORE SCOMPARSO
4. VENDETTA VUDU
5. COMANCHEROS
6. IL MISTERO DELL'UNICORNO
7. L'UOMO CON IL FUCILE
8. IL DIABOLICO MORTIMER
9. LE BELVE DEL BLACK RIVER
10. PERICOLO MORTALE

9

L'abbazia del mistero
La diabolica invenzione
La paura corre sul fiume
Il clan delle isole
Vampyr

8

Oro maledetto
Nodo scorsoio
Alaska!
I pirati del Drago
Sangue apache
La terra dei Cherokee

7

Lo spirito del fiume
Ladro di Ombre
Bandidos!
La locanda degli impiccati
L'eredità Fitzmayer

6

Sentieri selvaggi
Il sangue dei Cheyenne
Uomini e belve
L'indiana bianca
Gli invasati
La strega della Sierra
Liberty Sam
Il figlio perduto

storie mediocri

Testa di Morto
Il grande buio
La foresta allagata
L'albero sacro
Il giorno del riscatto
Tragedia a Silver Town
Il sergente di ferro
Ombre su Darkwood
I misteri di Redstone
L'uomo dipinto
Il ponte dell'arcobaleno

4

Il fiume delle nebbie
Un patto infame


Ultima modifica di Kramer76 il Gio Feb 24, 2022 3:17 pm, modificato 14 volte in totale
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MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2020 12:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Ogni volta i voti si abbassano sempre di piu' Laughing, lo fai spesso, non sono d'accordo su parecchie storie, Sangue Apache ad esempio per me e' una delle storie migliori di Burattini, un capolavoro, e i disegni dei Cassaro negli anni 90 erano di buona fattura, stesso discorso per La terra dei Cherokee o Il ponte dell'arcobaleno.
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MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2020 8:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Very Happy Dopo aver letto l'analisi della centuria di Michele, sono in larga parte d'accordo con qualche differenza che più o meno sono le stesse che feci qualche anno fa e che sono visibili in questa stessa pagina.

1) Il fiume delle nebbie gli avrei messo un cinque

2) Il grande buio gli avrei messo un sette, mi piace

3) Avrei messo molto in meno a nodo scorsoio meno della sufficienza un cinque e mezzo il finale è super accelerato

4) Forse avrei messo quattro a l'uomo dipinto, la trovo una storia alquanto ridicola

Però alla fine le vere differenze nelle valutazioni si riducono ad una manciata di storie: La terra dei cherokee che per me va diritto diritto tra le top ten, è una storia che adoro sia per i testi che per i disegni; Segnali di Fumo che per me merita nove. Infine ho lasciato per ultima la storia in cui c'è una notevole differenza di valutazione che è il ponte dell'arcobaleno, che per me merita nove.
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2020 9:35 am    Oggetto: Rispondi citando

invece io d'accordissimo sul ponte Very Happy
storia assai sopravvalutata di Boselli e insieme ad essa "il clan delle isole" ,esagerato per me il 9 .

Anche i capolavori di Boselli non dovrebbero andare oltre il 9,5 altrimenti a quelli di Nolitta cosa diamo? Very Happy

Ho apprezzato molto i 9 a la moderna e colombiana "la paura corre sul fiume","le belve del black river" e "la diabolica invenzione" Applause meno quello a "vampyr"...

strano lo stesso voto (7) ad una tazzata come l'eredita' fitzmayer" e una storia inquietante come "oro maledetto" vieppiu' penalizzata dai disegni;

infine "il sergente di ferro" per me e' almeno da sufficienza piena Very Happy
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MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2020 12:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

wakopa ha scritto:
Anche i capolavori di Boselli non dovrebbero andare oltre il 9,5 altrimenti a quelli di Nolitta cosa diamo? Very Happy D

dieci ad entrambe se superano dei livelli di qualità che ogni lettore dovrebbe prefissare. Per quanto mi riguarda Le sette città di cibola o altre storie valgono 10 come la marcia della disperazione e i capolavori di Nolitta perchè centrano il massimo livello de gli indicatori di qualità che io mi sono prefissato per una storia di Zagor.
Poi è chiaro che se tutti gli altri autori di Zagor eccetto Nolitta possono scrivere solo storie apocrife allora è ovvio che partono sconfitti fin dall'inizio quando mettono la penna sul foglio. Very Happy Very Happy
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2020 12:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:

Per quanto mi riguarda Le sette città di cibola o altre storie valgono 10 come la marcia della disperazione e i capolavori di Nolitta perchè centrano il massimo livello de gli indicatori di qualità che io mi sono prefissato per una storia di Zagor.

legittimo da parte tua, di Kramer e altri,
semplicemente non condivido, quel solchetto c'e' sempre a mio avviso Very Happy
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MessaggioInviato: Mar Gen 12, 2021 10:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Wolfenstein1976 ha scritto:
Sangue Apache ad esempio per me e' una delle storie migliori di Burattini,


Sono d'accordo
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