www.spiritoconlascure.it

[Kerzhakov91]

Bella! L'intento celebrativo dell'albo ? riuscito in pieno, Burattini ha omaggiato molto bene secondo me l'intera storia zagoriana, con una lunga serie di citazioni e con il ritorno di numerosi nemici (anche se in realt? tutti immaginati, o meglio sognati, eccetto Devil Mask).
Pi? convincente rispetto a Lo scrigno di Manito, che ne ? la naturale continuazione.

Il finale, con Zagor che si rende conto che pu? manovrare a suoi piacimento, dimostrandosi pi? forte delle sue paure, mi ha ricordato non poco una storia di Topolino per certi versi simile che lessi quando ero bambino
Non escludo che il buon Moreno abbia, almeno in parte, preso spunto proprio da quella storia (Topolino e i sogni ricorrenti).


Ottimi i disegni di Ferri, STRAORDINARIA la copertina, una delle mie preferite in assoluto [/i]
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"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta

[Kerzhakov91]

[Andrea67]

Quando dei disegni vengono aiutati dai colori, il mezzo punto in più scatta automatico; Ferri, poi, di aiuti non ne avrebbe neanche bisogno.
La storia é carina, fa piacere rivedere quei nemici antichi, omaggio ai precedenti sceneggiatori.
Purtroppo é pur sempre un albo autoconclusivo e, tempo di iniziare a leggere, lo hai già finito.

Voto alla storia: 6,7
Voto ai disegni: 9,5

[zagoriano]

Una bella storia che se piu' lunga avrebbe meritato un bell'8
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[Mauro Tozzi]

[Cactus Pete]

Non poteva, perché c'era un veto che lo obbligava a non farli comparire...
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[Zagrosky]

meglio così, và
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Kramer76]

magia indiana
numero 500, testi burattini, disegni ferri
purtroppo burattini perde diversi confronti con questo albo, quello con toninelli, nell'ambito dei centenari
nonché quella con sclavi nell'ambito delle storie oniriche, assai poco inquietante questo polpettone domenicale
giusto un pochino il supplizio, almeno scenograficamente, ma il devil mask burattiniano non è diverso dal ben stevens boselliano...
le riesumazioni sono modeste, l'unico che si salva è marcus con i suoi pipistrelli, curiosamente poi tornerà per davvero
zagor passa tutto il tempo a menare e a razionalizzare l'irrazionale, all'innaturale dibattito partecipa anche un irriconoscibile cico...
simpatico però l'inizio con il raduno della cinquecentesima luna, con il trucco della mongolfiera riciclato da "acqua di fuoco"
tobia sullivan sembra invecchiato di botto, anche uno dei figli appare brizzolato, mentre vengono citati i sachem più recenti
si sfiora la sufficienza grazie ai disegni e alla copertina

voto 5/6

[Esploratore Scomparso]

Ho riletto ora questo albo celebrativo, è stata l'occasione buona per rivedere amici e nemici , soprattutto alcuni mai ricomparsi (Marcus...), l'indimenticabile Devil Mask , Kanoxen...
La storia non l'ho trovata eccezionale, molto veloce da leggere e guardare, quando arriva il momento clou dell'apparizione di Devil Mask finisce subito
Peccato perchè il ritorno di DM si meritava qualche pagina in più;
però la storia va benissimo per essere la festa del numero 500.
Decisamente inferiore comunque agli altri numeri a colori.

[Akkron96]

L'inizio di questo centenario chiarisce immediatamente l'approccio celebrativo basato sul ritorno (come in effetti Burattini è solito fare in molte storie): al raduno dei capi si ha la riunione di molti comprimari, per poi passare alla carrellata dei nemici che si susseguono in citazioni che spaziano da La foresta degli agguati al più recente Boselli de Il terrore dal mare.
Magia indiana è una buona storia, veloce e spettacolare nonostante la brevità, e ha il pregio di articolare una riflessione (come Zagor nell'ultima pagina) senza scadere nel citazionismo fine a sé stesso. Un profano che leggesse questa storia per prima avrebbe una grande confusione, ma intenderebbe sicuramente la natura duttile e multiforme del personaggio.

Unica perplessità, forse mi sfugge un'altra storia: a pagina 81 Cico fa riferimento al FRATELLO di Devil Mask, che ne ha preso il posto, ma a cosa si riferisce?
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[ElEmperador]

[Akkron96]

Immaginavo, dato che mi risulta ci siano solo due storie con Devil Mask...
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

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- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Mauro Tozzi]