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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Sensei Zagoriano Advanced


Registrato: 13/04/12 21:59 Messaggi: 446
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Inviato: Gio Gen 23, 2014 1:06 pm Oggetto: |
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- City Hunter Complete Edition 20 : Questo è un manga comico fatto come si deve. Le gag sono come dico io e quindi la storia è riuscita. Certo se manteneva i tratti seri dei primi 2-3 volumi e magari Hojo c'avesse ficcato una cavolo di trama, poteva essere un capolavoro ed invece...vabbè è ok anche così.
Ci sono citazioni che non colgo perchè non li ho visti, a tanti film polizieschi, thriller e noir anni 70-80. La citazione al primo Terminator mi ha ammazzato dalle risate buahahaha.
- Le Bizzarre Avventure di Jojo - Stone Ocean 7 : La protagonista si trova in una situazione simile (se non uguale) al film di Memento.
- Vagabond Deluxe 24 : Musashi Miyamoto vs Denshichiro, tanta roba.
- Alita Last Order Deluxe 1 : Riedizione della seconda serie. Ho letto la prima e a questo punto nonostante i pareri negativi mi sono detto che la storia devo leggerla e giudicare da solo. E' un sequel diretto del precedente che a questo punto ha il finale modificato visto che l'autore in questo volume lo disconosce (in effetti era frettoloso a dir poco)e decide di sfruttare le potenzialità della storia che poteva ancora offrire. La prima serie era ambientata nella città discarica, questa è ambientata a Salem, nella città sospesa (finalmente la vediamo). |
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God87 Zagoriano Super

Registrato: 12/06/05 19:40 Messaggi: 3387
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Kiki Manito Iper Zagoriano


Registrato: 19/01/09 17:42 Messaggi: 10435
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Inviato: Gio Gen 23, 2014 1:38 pm Oggetto: |
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Proprio belle le copertine della Black Jack Deluxe Edition della Kaze che ha ripreso e ripubblicato l'edizione della Asuka a partire dal vol.8:
Leggo che si tratta di volumi formato 14x20 circa, HC (credo) e oltre 300 pagine l'uno. Illustrazioni di copertina identiche a quelle dell'edizione tascabile giapponese premiata al Japan Expo 2009
Vol.10 (su un totale di 17) previsto il 26 marzo:
http://manga.kaze.fr/produit/tome_10_black_jack_deluxe _________________
Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!
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God87 Zagoriano Super

Registrato: 12/06/05 19:40 Messaggi: 3387
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Inviato: Gio Gen 23, 2014 2:50 pm Oggetto: |
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Meravigliose.
Magari Hazard lo ristampasse così, stavolta non me lo farei fuggire per nulla al mondo.
Ma figurarsi, è già tanto se la casa editrice non sparisce proprio.  _________________ http://anime-asteroid.blogspot.com/ |
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Sensei Zagoriano Advanced


Registrato: 13/04/12 21:59 Messaggi: 446
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Inviato: Gio Gen 23, 2014 3:23 pm Oggetto: |
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God87 ha scritto: | Voglio un tuo giudizio completo su Ken il guerriero! |
In tutta onestà? Ok, manga sopravvalutato a bestia dai fanboy degli anni 80 dove stranamente c'è questo assioma che tutto ciò che è stato prodotto negli anni 80 è intoccabile, sacro, inavvicinabile e sopratutto capolavoro.
Ken il Guerriero è un manga che risente appieno degli oltre 30 anni. Dalla sua ha il fatto forse che è il primo vero battle shonen, un precursore di DragonBall (che è di un anno più vecchio).
I migliori volumi inutile dirlo, sono i primi 16-17. La trama è fumosa ed è un mero pretesto per fare a mazzate, il che ci sta, ci si può sorvolare sul fatto che il manga poteva finire in qualsiasi momento, visto che i collegamenti tra i vari combattimenti sono pochi, episodici e scialbi. Quasi ogni combattimento fa storia a sè.
Insomma inutile dirlo, Ken è come qualsiasi manga anni 80 pubblicato sul Jump, poteva finire in qualunque momento.
Rispetto ad obrobri come Saint Seiya, Ken ha molti più punti a favore:
- Gli archi narrativi principali sono due (tipico dei battle shonen anni 80, ma anche per molti odierni), quello di Raoh e quello di Kaioh. Tutta questa superiorità del primo sul secondo non c'è, Ken ha una parte iniziale molto lenta e farraginosa e le vara trama inizia dopo 6-7 volumi. Anche se c'è la superiorità del primo sul secondo.
- Raoh è il personaggio migliore del manga mi spiace, c'ha carisma, presenza scenica lo vedi proprio invincibile. Ad un certo punto dici "Se Ken non lo batte, a sto qua non lo ferma più nessuno". L'autore riesce a dare un senso di epicità allo scontro e la solita cosa della salvezza del mondo è stra-credibile (non tutti gli autori ci riescono, basta vedere Jotaro Kujo vs Dio Brando dove quest'ultimo sembra il final boss di un videogioco e basta).
- Ken. Stessa cosa di Raoh ma ad un livello inferiore.
- Disegni di Hara fenomenali. Da soli fanno il 75% dell'opera. Sporchi, anatomicamente imprecisi, tozzi, graffianti e imponenti. L'atmosfera post-apocalittica di respira appieno.
- Qualche comprimario tipo Rei, Toki, Shew o Falco, lasciano il segno a fondo con "Er scarificio"!!!.
Difetti (una marea):
- I combattimenti sono collegati l'un con l'altro con lo sputo.
- Trama fumosa (tipico degli shonen anni 80, ma qua si sente pesantemente al giorno d'oggi).
- Il 90% dei combattimenti di Ken sono stra-ripetitivi e contro checche contro cui si sa benissimo che dureranno si e no 2 paginette. Se non altro, lode per la fantasia nel farli morire.
- Tantissimi personaggi buttati nel cesso, in primis Falco, liquidato in due secondi, idem Orca se sembrava dovesse spaccare il mondo ed invece...anche Shin liquidato in poco più di un volume.
- Prevedibilità. Tutti i personaggi che Ken incontra...crepano...ad un certo punto ti rompi. poi troppi flashback simili tra loro. Qualcuno muore alla grande (e ci sta), altri crepano e non te ne frega niente.
- La seconda parte del manga...è partita benissimo con Falco e poi sull'isola dei Demoni s'è arenata alla grandissima. La qualità dei combattimenti resta dello stesso livello, però lo svolgimenti è identico a quello della prima serie. Il problema principale qui però sono i duemila flashback incoerenti che che aggiungono nulla per l'economia della storia, ma svaccano di brutto alcuni personaggi (tipo Raoh) e alcune spiegazioni contraddicono con altre e ad un certo punto non ci capisci più niente (idem gli autori).
- Gli ultimi tre volumi sono un qualcosa di illeggibile, sto figlio di Raoh WTF!!! Da dove è spuntato. Finale in sè è ok (solo quello), ma la fase finale è aberrante.
Insomma, un buonissimo manga che ha i punti di forza nei disegni e nei personaggi (almeno alcuni) con grandi motivazioni. Non è un capolavoro oggettivamente parlando, ma gli si può concedere lo status di cult.
Determinante per tutta la schiera di manga successivi, ma se letto oggi palese vecchiaia da tutte le parti e comunque sia, già all'epoca si dovevano notare tali difetti tranquillamente, solo che i fanboy anni 80 idolatrano tutto e e quindi guai a toccarlo.
Voto 7,5-8.0 |
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Gio Gen 23, 2014 11:10 pm Oggetto: |
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God, sei un fanboy anni Ottanta! L'avevo sempre sospettato, comunque.  |
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God87 Zagoriano Super

Registrato: 12/06/05 19:40 Messaggi: 3387
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 9:30 am Oggetto: |
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Comunque per me Ken rimane un grandissimo fumetto. Oggettivamente non lo considero impeccabile, ma soggettivamente ho ancora ben presente le emozioni provate quando lo lessi la prima volta, ancora nella vecchia edizione Granata.
E a proposito di sopravvalutati: ho riletto Akira. Volevo vedere se reggeva il confronto con Eden. La risposta è: no, per niente.
Non starò a negare che si tratti comunque di un buon fumetto, che si legge piacevolmente e risulta abbastanza divertente, ma se gli togli le esplosioni e le scene ad alto impatto spettacolare resta davvero pochino. La trama è semplice e neanche troppo originale, e funziona soprattutto per il forsennato ritmo da action che Otomo imprime alla narrazione. Ma ci sono almeno un paio di scelte di sceneggiatura che mi lasciano molto, molto perplesso. C'è qualcuno che mi può chiarire le idee?
SPOILER: dove finisce Kaneda dopo la prima manifestazione del potere di Akira (quinto volume, mi pare)? Sparisce per un bel po' di tempo, tant'è che tutti lo credono morto, poi ricompare dal nulla e nessuno gli chiede dov'è stato, né lui pensa di dirlo. Verrà spiegato, mi sono detto mentre leggevo. E invece no. Mi sono perso qualcosa per strada? Poi, non riesco a spiegarmi la trasformazione di Kay da semplice guerrigliera a potentissimo catalizzatore per le energie mentali di Miyako & Co.: succede e basta, senza che Otomo si preoccupi di raccontare come ci sia sia arrivati. C'è 'sto personaggio che è in scena da un po' e che, a un certo punto, cambia completamente ruolo (e, quindi, funzione narrativa). Ma non si fa! Dal punto di vista narrativo, un cambiamento del genere è un errore, se non è ampiamente giustificato (e questo non lo è)!
In conclusione, quello che ricordo con maggior piacere di Akira sono le moltissime suggestioni visive, ben rese dalle tavole in grande formato dell'edizione italiana dell'opera: il design delle moto, le molte esplosioni, i catastrofici crolli, il mostro di carne in cui si traforma Tetsuo e, soprattutto, la dettagliatissima Neo Tokyo devastata che è la vera protagonista del manga. Chiedetemi com'è Akira e a me verrà subito in mente una delle suddette immagini, anziché la trama (che è poca cosa) o i personaggi (che non sono mal caratterizzati, eh, ma che sono tendenzialmente monodimensionali). Del resto, che la potenza della storia risiedesse soprattutto nel suo aspetto visivo dev'essere stato ben chiaro anche allo stesso Otomo, tant'è che quando si è trovato a dirigere l'adattamento cinematografico di Akira ha puntato quasi esclusivamente su quello, "drogando" le immagini con una quantità e una qualità di dettaglio mai viste prima. Scelta saggia: il sontuoso aspetto visivo rende il film una goduria per gli occhi, mentre la storia è puro mezzo (a means to an end). Insomma, la rilettura del manga non fa altro che confermare la mia idea: per una volta, preferisco (e di molto) il film.  |
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God87 Zagoriano Super

Registrato: 12/06/05 19:40 Messaggi: 3387
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 9:39 am Oggetto: |
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Una volta tanto posso permettermi di quotarti in toto su tutto il post, la prossima volta sarà nel 2015.
Akira tolti i disegni imho non ha quasi nient'altro da dire, è palese che viene portato avanti senza che l'autore abbia in mente una traccia compiuta. Allo stesso modo di Ken, per carità, ma quest'ultimo almeno vive di personaggi straordinari, Akira non ha nemmeno quelli.
Penso lo stesso anche dell'Akira filmico, of course. _________________ http://anime-asteroid.blogspot.com/ |
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Sensei Zagoriano Advanced


Registrato: 13/04/12 21:59 Messaggi: 446
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 10:06 am Oggetto: |
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Mi aggiungo anch'io a Rimatt come dissi a God, Akira è uno spettacolo grafico (le pagine finali del terzo volume sono l'apice sotto questo punto di vista con la città che viene rasa a suolo).
Ci sono una marea di tematiche, ma tutte sacrificate a favore dello spettacolo grafico. Il manga raggiunge un 7,5 (forse anche 8 se voglio essere generoso). Otomo è un pessimo narratore. Per raccontare cose di due secondi, sembra che tu stia leggendo da ore e ore...
Inutile dire che di Eden devo leggere l'ultimo numero, anche se nel caso (spero di no, devo ancora leggerlo) il finale sarà indecente al massimo, Eden lo straccia di sicuro. |
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 10:24 am Oggetto: |
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Comunque questa è una cosa strana: Akira è un'opera che viene considerata un "capolavoro a prescindere", ma conosco almeno 5 o 6 persone che l'hanno letto e nessuna di queste lo considera tale.
Ah, ho finito Thermae Romae: bel fumetto, tenuto saggiamente corto (non avrebbe potuto reggere più a lungo), e ottima edizione "lussuosa" della Star Comics. Un'opera sui generis ma brillante, ben raccontata e divertente. |
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God87 Zagoriano Super

Registrato: 12/06/05 19:40 Messaggi: 3387
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 10:41 am Oggetto: |
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Citazione: | Comunque questa è una cosa strana: Akira è un'opera che viene considerata un "capolavoro a prescindere", ma conosco almeno 5 o 6 persone che l'hanno letto e nessuna di queste lo considera tale. |
Per la solita coltre di ignoranza della critica occidentale, di ambo anime/manga, la stessa per cui, per gli stessi motivi, anche l'Akira e il Ghost in the Shell filmici lo sono.
Per questo per me quando parla a riguardo di queste cose, la critica italiana non ha il minimo, ma proprio il minimo peso. Per me è come se non esiste. _________________ http://anime-asteroid.blogspot.com/ |
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Sensei Zagoriano Advanced


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Inviato: Ven Gen 24, 2014 10:46 am Oggetto: |
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Di Ghost in the Shell viene esaltato a capolavoro (ingiustamente) il primo, quando in realtà è solo un ottimo film.
Mentre Innocence che lo straccia sotto tutti i punti di vista, è molto snobbato, quando in realtà rappresenta uno dei pochi casi in cui il sequel è superiore di molto ai precedenti film.
Ho letto un paio di dizionari di cinema God, al primo GITS danno 3 stelline, mentre al secondo 2...roba da spararsi. La critica italiana è obsoleta e ancorata a canoni vecchi. L'unico film d'animazione da 5 stelline è Biancaneve e i Sette nani.
Comunque sia concordo con ildiscorso Akira, esaltato a bestia non si sa perchè... |
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God87 Zagoriano Super

Registrato: 12/06/05 19:40 Messaggi: 3387
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 10:56 am Oggetto: |
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Purtroppo la critica italiana a tal riguardo non sarà mai, mai credibile. Lo dico sempre: per avere credibilità dovrebbe sapere BENE di cosa parla, ma questo implicherebbe avere anche una forte cultura a riguardo del macrocosmo di manga/novel/serietv, quasi sempre legati ai film che escono al cinema.
Cosa impossibile, nella sua ottusa ignoranza pensa di poter scindere con tanta facilità i film dalle loro incarnazioni crossmediali. _________________ http://anime-asteroid.blogspot.com/ |
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rimatt Iper Zagoriano


Registrato: 19/10/04 15:04 Messaggi: 6576 Località: Verona
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Inviato: Ven Gen 24, 2014 11:21 am Oggetto: |
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Comunque la critica non è un blocco uniforme. Negli anni Sessanta si parlava di "morte dell'autore", intendendo con questo che si poteva fruire dell'opera anche in sé e per sé, senza essere obbligati a contestualizzarla o anche solo a capirla. In generale questa è una linea di pensiero che ha avuto fortuna anche in seguito, e che in effetti è sensata, se la si guarda da un certo punto di vista: se io, pinco pallino, guardo un film, non sono libero di godermelo o di disprezzarlo anche senza conoscere vita, morte, miracoli dell'autore e della scuola cinematografica a cui appartiene? Intorno a questi concetti (sostenuti da alcuni tra i più raffinati studiosi di letteratura del ventesimo secolo, mica pizza e fichi) si è sviluppata almeno un'importante scuola di critica. Per dire che anch'io mi sento legittimato a esprimere opinioni e giudizi "ignoranti", fregandomene bellamente di conoscere tutto lo scibile su quel determinato argomento, ma limitandomi a metterlo a confronto con quel che già conosco.  |
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